La giunta in costruzione Marton ai lavori pubblici

Mercoledì 13 Giugno 2018
LA GIUNTA
TREVISO La squadra di giunta è più o meno fatta. Non ci sono grandi trattative in corso anche perché Mario Conte è stato chiaro con tutti: «I nomi li scelgo io». Il peso delle varie liste e invece dato dai risultati elettorali. La parte del leone la fa la lista della Lega che dovrebbe avere il sindaco, ovviamente, e tre assessori; altri due posti potrebbero andare alla Lista Conte (che si assicura anche il presidente del consiglio), due alla lista Zaia/Gentilini e uno a Forza Italia. Una buona parte dei nomi è data per certe anche se certezze in realtà non ce ne sono: Andrea De Checchi (Forza Italia) vicesindaco e delega alla Sicurezza, Sandro Zampese (Lista Zaia/Gentilini) all'Urbanistica, Alessandro Manera (Lega) all'Ambiente, Christian Schiavon (Lega) al Bilancio, Lavinia Colonna Preti (Lista Zaia/Gentilini) alla Cultura, Silvia Nizzetto (Lista Conte) allo Sport e sociale. Questo in linea di massima, con l'avvertenza che tutto può ancora cambiare.
POSIZIONI DA COPRIRE
Rimangono due i posti ancora liberi: quello di assessore ai Lavori Pubblici (delega che potrebbe essere divisa con il sindaco, visto che Conte è molto attirato dall'idea di tenersi per sé almeno una parte di una delega pesante) e alle Attività Produttive. Per il primo il nome dell'ultima ora è quello di Sergio Marton, vero big del Carroccio ma eletto con la Lista Conte. Per lui, se l'indiscrezione venisse confermata, sarebbe un ritorno clamoroso: a Ca' Sugana ha già ricoperto il ruolo di assessore all'Urbanistica nell'ultima parte della seconda giunta Gentilini e nelle due amministrazioni Gobbo. È stato anche sindaco di Preganziol, incarico che ha tenuto contemporaneamente al ruolo di assessore. Per il secondo posto, la delega alle Attività Produttive, il nome che gira è quello di Lisa Babolin, professionista dal curriculum corposo e che piace molto. Ma qui il discorso è ancora molto aperto. Conte vuole valutare tutte le opzioni sul tavolo e potrebbe anche puntare su altre figure. Del resto sono ancora tutti in ballo: ogni singolo nome, a parte quello di De Checchi blindato da accordi nazionali tra Lega e Forza Italia, può essere messo in discussione. Per esempio c'è da sciogliere il nodo di Antonio Dotto e Mirco Visentin: entrambi oltre le trecento preferenze nella lista Zaia/Gentilini. Sono visti benissimo e potrebbero ambire uno alla delega ai Lavori Pubblici e l'altro al Sociale. Ma c'è un problema che blocca la loro nomina: la necessità di portare in giunta le quote rosa. E su questo si tratta. Pare invece certo che il presidente del consiglio sarà Giancarlo Iannicelli, anche lui eletto con la Lista Conte: gli è stato chiesto di entrare in giunta, ma la sua scelta è caduta sulla guida del consiglio. E anche Conte è d'accordo visto che avrà bisogno di una mano esperta per guidare i lavori a palazzo dei Trecento.
IN CONSIGLIO
Altra discussione che sta prendendo quota: l'organizzazione dei gruppi in consiglio comunale. Il desiderio sarebbe quello di far confluire le civiche leghiste sotto il simbolo della Lega e avere così un super gruppo come ai tempi d'oro. L'idea piace anche a Conte che però, a quel punto, avrebbe bisogno di un capogruppo esperto e di polso. Il candidato ideale sarebbe Riccardo Barbisan, recordman di preferenze nel centrodestra con 416 voti raccolti, ma l'impegno in consiglio regionale rende la sua scelta molto difficile. Stesso discorso per Federico Caner, assessore regionale. Un indiziato sarebbe quindi Giancarlo Da Tos, altra figura molto esperta.
P. Cal.
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