La Galleria delle prigioni apre le porte

Sabato 24 Marzo 2018
IN PIAZZA DUOMO
TREVISO Una decina di giorni fa Luciano Benetton si era lasciato sfuggire un fine aprile. Invece l'apertura ufficiale delle ex carceri asburgiche, oggi divenute le Gallerie delle Prigioni, è stata anticipata al 4 aprile. Il fortino di piazza Duomo si arricchisce così di un nuovo spazio culturale permanente che accoglie il patrimonio artistico di Imago Mundi e si apre alla sperimentazione e alla ricerca intorno all'Arte.
IL RESTAURO
Le antiche carceri asburgiche di Treviso, sede delle Gallerie delle Prigioni, sono state oggetto di un importante restauro conservativo ad opera dell'architetto Tobia Scarpa. Le celle asburgiche, da luogo di prigionia, diventano ora ambiente di conoscenza e arricchimento culturale e umano. Il programma delle Gallerie delle Prigioni si articolerà attraverso esposizioni a tema, conferenze, laboratori, performance. Le ex prigioni, attive fino agli anni Cinquanta, avevano subito attirato l'attenzione di Luciano Benetton per la collezione Imago Mundi. Scartata dunque la prima idea di posizionare la raccolta mondiale e democratica di arte contemporanea a San Teonisto (scopo iniziale per cui aveva rilevato la chiesa), il signor Luciano ha scelto quel luogo insolito come casa di Imago Mundi. Il fascino e la particolarità del luogo hanno suggerito un restauro (ultramilionario) improntato ad uno schema di tipo conservativo, e curato in larga parte ancora una volta da Tobia Scarpa con un intervento nuovo unico ma importante. Si tratta di un lunghissimo corridoio che taglia le celle e consente un camminamento unico dentro gli spazi angusti delle ex prigioni. E sarà proprio nelle ex celle che i quadri troveranno sede. Il visitatore però percorrerà un lungo corridoio con accesso su ogni cella; questo per ovviare all'architettura affascinante ma angusta del luogo, che di primo acchito potrebbe non essere agevole come spazio espositivo. Property, società della fmiglia Benetton, aveva acquistato nel 2013 da Fondazione, per un prezzo vicino ai 14 milioni l'ex tribunale e le ex carceri austriache.
L'OBIETTIVO
L'intento di Property, oltre a quello di creare il nuovo polo direzionale del gruppo, è la riqualificazione di un ambito di grandissimo pregio, e l'apertura di ulteriori spazi culturali sfruttando i vasti spazi en plein air del complesso giudiziario degli Asburgo. Gi eventi per il trentennale della Fondazione Benetton studi ricerche, l'inaugurazione di San Teonisto, nuova sala da concerti in città e oggi le ex carceri, spazio espositivo 2.0. L'ultimo anno ha visto Luciano Benetton sempre più presente e partecipe della realtà trevigiana. «Penso che sia giusto fare anche questo. Dare stimoli, occasioni per accendere il pensiero», aveva commentato Benetton il giorno dell'inaugurazione di San Teonisto. E' lo stesso pensiero che guida il consolidamento della presenza del gruppo nel quadrante del Duomo, cuore della città, abbinando finanza e arte. Proprio ad inizio settimana si era notato un intensificarsi di passaggi dal portone delle prigioni.
LA COLLEZIONE
Parte della collezione è già stata portata durante l'inverno. Ma in questi giorni è in corso d'opera l'allestimento della vernice inaugurale. Dedicata alla cultura itinerante dei Tuareg e al loro speciale rapporto con la cultura. La mostra inaugurale Sahara: What is Written Will Remain propone cinque collezioni Imago Mundi dedicate ai Tuareg e a quattro Paesi in cui vivono (Mali, Niger, Libia, Algeria). Le opere dialogheranno con opere site-specific e installazioni di artisti internazionali. Il 4 aprile dunque verrà restituito questo nuovo spazio della città. Il signor Luciano e l'architetto Scarpa guideranno i presenti in una visita a porte chiuse degli spazi restaurati, dando conto del recupero e della filosofia che ha mosso l'intervento su un luogo così difficile da ripensare anche sotto il profilo architettonico.
Elena Filini
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