TREVISO - (zan) Il piano di accoglienza dei richiedenti asilo, portato avanti da Treviso e dagli altri nove comuni che hanno aderito al bando ministeriale Sprar, è stato avviato e sta procedendo. Anzi, è «in una fase produttiva», secondo Francesca Dettori, presidente de La Esse, la cooperativa che curerà la gestione operativa. «Stiamo aspettando l'invio delle prime dieci persone - spiega -. Gli appartamenti, situati in centro e nella periferia del capoluogo, sono pronti dai primi di agosto, l'equipe multidisciplinare che si occuperà dell'accoglienza è attiva. Entro le prossime due settimane al massimo verranno attivati altri 18 posti e poi si procederà, con fasi sequenziali, fino al completamento dei 50 previsti». Verranno messi in atto anche percorsi per l'inserimento lavorativo e sociale dei rifugiati, per favorirne l'integrazione. «Nonostante l'estrema complessità e i criteri stringenti dello Sprar, siamo nella fase di avvio operativo», ribadisce Dettori. Al 9 maggio scorso, secondo il Rapporto sull'immigrazione, nelle strutture temporanee trevigiane erano presenti 1.532 profughi, circa sei volte e mezzo quelli ospitati a fine 2014. Del migliaio accolto dalla sola Caritas in due anni, una trentina ha trovato anche un lavoro.
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