LA CITTÀ
TREVISO Mario Conte, sindaco di Treviso, ha saputo della morte di Gilberto Benetton mentre stava per entrare nel ristorante Al Sole, dove stava per cominciare la cena della Lega dedicata all'autonomia. E ha cambiato umore: «È stato un imprenditore sopraffino - ha ricordato - e ha scritto pagine importanti e di successo della storia economica, culturale e sportiva non solo di Treviso ma di tutta Italia. Sono stati molti gli investimenti operati e l'impegno profuso da Gilberto Benetton e dalla sua famiglia per il nostro territorio che, anche grazie al suo prezioso apporto, ha potuto farsi conoscere e apprezzare in tutto il mondo».
«UN SIMBOLO»
Il governatore Luca Zaia ammette che «se ne va un simbolo dell'imprenditoria made in Veneto. Gilberto è stato il primo artefice del gruppo di Ponzano, il braccio finanziario della famiglia, l'appassionato sportivo diventato il mecenate delle squadre della Marca, dal rugby al volley al basket: società che negli impianti della Ghirada hanno trovato il quartier generale e costruito il loro vivaio, riuscendo a regalare ai trevigiani e ai veneti, sotto l'egida appunto dei Benetton, grandi emozioni e indimenticate vittorie. Ci mancherà la sua capacità di pensare in grande». Giancarlo Gentilini, ex sindaco che durante i suoi due mandati aveva stretto una grande collaborazione con il Gruppo Benetton e soprattutto con Gilberto, è scosso: «Per me è come se mi avessero comunicato la morte di un fratello - dice con la voce tremula - La città ha perso un grande artefice del suo progresso. Con bonomia e gentilezza ha portato in alto il nome di Treviso. Ricordo con affetto quando diede un contributo fondamentale per il recupero dello Mura. E lo ricorderò per sempre per questo. Con lui ho vissuto tanti momenti belli, mi ha toccato il cuore. Il Padreterno dovrebbe consentire a persone di questo calibro di rimanere il più possibile in mezzo a noi». Addolorato anche l'ex sindaco Giovanni Manildo che affida il suo pensiero a un breve post sulla sua pagina Facebook: «Se n'è andato Gilberto Benetton. Un grande uomo per cui ho personalmente provato ammirazione e stima. Un grande imprenditore di cui Treviso deve essere fiera ed orgogliosa ed aggiungerei grata, ha portato Treviso nel mondo e il mondo a Treviso! Un abbraccio forte alla sua famiglia».
«LA SUA STORIA PARLA PER LUI»
Altro ex sindaco, avvocato e presidente della Teatri spa, è Gianfranco Gagliardi che con Gilberto Benetton ha diviso la passione per il basket: «Mantengo ancora adesso il mio posto da abbonato al Palaverde, lo stesso che avevo quando ci veniva anche lui - sottolinea - la notizia della scomparsa di Gilberto mi ha colpito. È stato un grande uomo, un imprenditore illuminato e non solo per quello che ha saputo costruire nel mondo dell'economia e dell'impresa o nello sport, ma anche per quello che ha fatto nel sociale. Ricordiamo solo la Ghirada, struttura che ha dato, dà e darà ancora in futuro, la possibilità a migliaia di persone di ogni età di praticare attività sportiva. Sulla sua carriera da imprenditore c'è poco da dire: parla la sua storia. Quello che mi colpisce è vedere che una famiglia unita come quella Benetton, i quattro fratelli, in pochi mesi si sia dimezzata. Altro grande dolore».
«MENTE LUCIDISSIMA»
E dal mondo dello sport arriva anche il ricordo di Andrea Vidotti, manager sportivo tra i più noti in Italia: «Abbiamo perso una persona dinamica, attiva, propositiva. Una mente finanziaria lucidissima con una grande passione sportiva. Lui, assieme ai famigliari, ha fatto moltissimo per Treviso. Ed avrebbe potuto forse aiutare anche la Cortina che amava per i prossimi Mondiali e la candidatura olimpica. La Ghirada è un regalo alle nuove generazioni, un luogo in cui giocare e fare sport in sicurezza. Senza dimenticare il Master Sbs in cui non mancava mai di conoscere e salutare gli studenti, manager del futuro che si formano anno dopo anno in una struttura costituita da Gilberto Benetton».
P. Cal.
© RIPRODUZIONE RISERVATA TREVISO Mario Conte, sindaco di Treviso, ha saputo della morte di Gilberto Benetton mentre stava per entrare nel ristorante Al Sole, dove stava per cominciare la cena della Lega dedicata all'autonomia. E ha cambiato umore: «È stato un imprenditore sopraffino - ha ricordato - e ha scritto pagine importanti e di successo della storia economica, culturale e sportiva non solo di Treviso ma di tutta Italia. Sono stati molti gli investimenti operati e l'impegno profuso da Gilberto Benetton e dalla sua famiglia per il nostro territorio che, anche grazie al suo prezioso apporto, ha potuto farsi conoscere e apprezzare in tutto il mondo».
«UN SIMBOLO»
Il governatore Luca Zaia ammette che «se ne va un simbolo dell'imprenditoria made in Veneto. Gilberto è stato il primo artefice del gruppo di Ponzano, il braccio finanziario della famiglia, l'appassionato sportivo diventato il mecenate delle squadre della Marca, dal rugby al volley al basket: società che negli impianti della Ghirada hanno trovato il quartier generale e costruito il loro vivaio, riuscendo a regalare ai trevigiani e ai veneti, sotto l'egida appunto dei Benetton, grandi emozioni e indimenticate vittorie. Ci mancherà la sua capacità di pensare in grande». Giancarlo Gentilini, ex sindaco che durante i suoi due mandati aveva stretto una grande collaborazione con il Gruppo Benetton e soprattutto con Gilberto, è scosso: «Per me è come se mi avessero comunicato la morte di un fratello - dice con la voce tremula - La città ha perso un grande artefice del suo progresso. Con bonomia e gentilezza ha portato in alto il nome di Treviso. Ricordo con affetto quando diede un contributo fondamentale per il recupero dello Mura. E lo ricorderò per sempre per questo. Con lui ho vissuto tanti momenti belli, mi ha toccato il cuore. Il Padreterno dovrebbe consentire a persone di questo calibro di rimanere il più possibile in mezzo a noi». Addolorato anche l'ex sindaco Giovanni Manildo che affida il suo pensiero a un breve post sulla sua pagina Facebook: «Se n'è andato Gilberto Benetton. Un grande uomo per cui ho personalmente provato ammirazione e stima. Un grande imprenditore di cui Treviso deve essere fiera ed orgogliosa ed aggiungerei grata, ha portato Treviso nel mondo e il mondo a Treviso! Un abbraccio forte alla sua famiglia».
«LA SUA STORIA PARLA PER LUI»
Altro ex sindaco, avvocato e presidente della Teatri spa, è Gianfranco Gagliardi che con Gilberto Benetton ha diviso la passione per il basket: «Mantengo ancora adesso il mio posto da abbonato al Palaverde, lo stesso che avevo quando ci veniva anche lui - sottolinea - la notizia della scomparsa di Gilberto mi ha colpito. È stato un grande uomo, un imprenditore illuminato e non solo per quello che ha saputo costruire nel mondo dell'economia e dell'impresa o nello sport, ma anche per quello che ha fatto nel sociale. Ricordiamo solo la Ghirada, struttura che ha dato, dà e darà ancora in futuro, la possibilità a migliaia di persone di ogni età di praticare attività sportiva. Sulla sua carriera da imprenditore c'è poco da dire: parla la sua storia. Quello che mi colpisce è vedere che una famiglia unita come quella Benetton, i quattro fratelli, in pochi mesi si sia dimezzata. Altro grande dolore».
«MENTE LUCIDISSIMA»
E dal mondo dello sport arriva anche il ricordo di Andrea Vidotti, manager sportivo tra i più noti in Italia: «Abbiamo perso una persona dinamica, attiva, propositiva. Una mente finanziaria lucidissima con una grande passione sportiva. Lui, assieme ai famigliari, ha fatto moltissimo per Treviso. Ed avrebbe potuto forse aiutare anche la Cortina che amava per i prossimi Mondiali e la candidatura olimpica. La Ghirada è un regalo alle nuove generazioni, un luogo in cui giocare e fare sport in sicurezza. Senza dimenticare il Master Sbs in cui non mancava mai di conoscere e salutare gli studenti, manager del futuro che si formano anno dopo anno in una struttura costituita da Gilberto Benetton».
P. Cal.
