«L'inizio non è andato affatto bene. Se le cose non cambiano siamo pronti

Mercoledì 13 Settembre 2017
«L'inizio non è andato affatto bene. Se le cose non cambiano siamo pronti a denunciare Mom per interruzione di pubblico servizio». È uno scontro senza precedenti quello tra l'itis Planck e la società dei bus e delle corriere. Il preside Mario Della Ragione sottolinea che non intende alzare un polverone. Ma è un fiume in piena. I mezzi pubblici sovraffollati di lunedì hanno lasciato un segno profondo. Nell'istituto di Lancenigo l'anno scolastico è iniziato con tre giorni di anticipo rispetto al calendario regionale. Per i ragazzi, circa 1.400, l'esordio si è trasformato in una via crucis. Mom non aveva ancora attivato il servizio navette. Mentre il treno speciale da Treviso sarà operativo solo da oggi. Risultato: i bus di linea sono stati presi d'assalto e molti studenti sono rimasti a piedi. Ieri la società delle corriere è corsa ai ripari allestendo in fretta e furia il servizio delle navette per il centro. Ma non nasconde il fastidio davanti alla scelta del Planck di anticipare i tempi e sottolinea che i servizi attivati prima di oggi pesano interamente sulle casse della società. Insomma, paga solo lei. «È fondamentale che le scuole si attengano al calendario regionale è la bacchettata di Giampaolo Rossi, direttore generale di Mom per consentire una corretta programmazione dei servizi, evitando disagi che si ripercuotono sulla clientela, e per un corretto utilizzo delle risorse economiche, in considerazione anche della riduzione dei contributi pubblici al trasporto locale». Ma il preside non ci sta: «Già il 21 agosto avevamo avvisato che avremmo iniziato l'anno l'11 settembre. Ci è arrivata solo una risposta generica mette in chiaro Della Ragione specificando di aver chiesto per tempo l'attivazione delle navette pochi giorni fa, poi, abbiamo ricordato la data a Mom. E in questa occasione non abbiamo nemmeno ottenuto una risposta. Non si può andare avanti così. Se le cose non cambieranno, prenderemo provvedimenti». Anche la Rete degli studenti incalza Mom. «Il suo atteggiamento è imbarazzante: gli studenti sono obbligati a pagare abbonamenti di minimo 200 euro all'anno per non vedere garantito il servizio denunciano deve esserci una progettazione preventiva per evitare che tali disagi si ripetano». Ma nemmeno ieri è filato proprio tutto liscio. «Stavolta si sono ritrovati senza navette gli studenti del Da Vinci conclude la Rete e sono stati costretti a prendere le linee 9 e 55 in situazioni di sovraffollamento».

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci