L'Area Appiani torna ad attrarre aziende e privati

Venerdì 10 Agosto 2018
L'Area Appiani torna ad attrarre aziende e privati
TRASLOCHI
TREVISO La Cittadella delle Istituzioni torna a essere attrattiva. Uno dei, pochi, spazi liberi ancora rimasti verrà presto occupato dallo studio del notaio Gianluca Forte, uno dei nomi di spicco del settore. Il contratto di locazione prevede l'uso di un'area vasta, ampia circa 300 metri quadrati, situata al terzo piano del contenitore M-N, dove è previsto anche l'arrivo di un'altra grossa società con cui però le trattative sono ancora in corso. In autunno invece è confermato l'ingresso degli uffici del Giudice di Pace, uno dei settori più delicati del tribunale di Treviso che da anni soffre per mancanza di spazi adeguati. «Con queste nuove acquisizioni ha sottolineato l'amministratore unico della società Appiani 1 Srl, Piero Semenzato - si va a completare l'occupazione di pressoché tutti gli spazi del complesso, in attesa che si giunga alla definizione con la Camera di Commercio».
ULTIMI TASSELLI
Il quadro, insomma, si sta definendo. E la sua ultimazione dipende da come finirà il braccio di ferro con la Camera di Commercio. La situazione è, ancora una volta, di completo stallo. Nella tarda primavera sembrava che Ca' Spineda e l'ente camerale, in contenzioso da anni per via delle spese sostenute per la nuova sede dell'Appiani, avessero trovato un accordo. Ma così non è stato. In ballo c'è sempre la permuta dei due edifici: la sede di piazza Borsa alla Fondazione Cassamarca in cambio della torre pronta già da tempo nella cittadella. Il problema è la valutazione dei due immobili e la cifra che la Camera di Commercio dovrebbe corrispondere alla Fondazione. Ormai l'ultima parola spetterà al tribunale, ma bisognerà attendere l'ultima perizia che verrà fatta dal tecnico incaricato. Qualche novità potrebbe arrivare in autunno. E fino a quando non ci sarà una sentenza, l'ultimo tassello per completare la cittadella rimarrà vacante.
IL RISIKO
L'Area Appiani, contestatissima dall'ormai ex sindaco Giovanni Manildo e dal centrosinistra, si espande su una superficie di circa 60.000 metri quadrati. Fin dalla sua origine, che poi ha dato il via al risiko immobiliare destinato a cambiare il volto della città, è stata pensata per accogliere, oltre a una porzione di edilizia residenziale e commerciale, anche importanti edifici pubblici, associazioni, studi professionali. Per le sue caratteristiche, il progetto firmato dall'Architetto Mario Botta, ha vinto, nel 2015, il Premio Nazionale di Urbanistica - sezione recupero urbano - alla Triennale di Milano.
P. Cal.
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