L'annuncio di Zaia «Saremo parte civile»

Venerdì 28 Aprile 2017
TREVISO La procura ha appena riaperto l'inchiesta, ma la Regione ha già deciso. Nel momento in cui le indagini su Emanuela Petrillo dovessero sfociare in un processo, Palazzo Balbi si costituirebbe parte civile. L'ha annunciato ieri il governatore Luca Zaia a San Pietro di Feletto, a margine della presentazione della tappa Pordenone-Asiago del Giro d'Italia. Zaia ha spiegato di essere sempre stato tenuto al corrente, da parte dei vertici dell'Usl 2 Marca Trevigiana, degli sviluppi della vicenda: «Ero costantemente informato di questa partita. Ora penso che sia fondamentale riporre fiducia nella magistratura, che indagherà e verificherà i dati che il dottor Francesco Benazzi ha portato a chi farà gli approfondimenti, dopodiché vedremo quale sarà il verdetto. Certo è che se fosse confermata l'ipotesi accusatoria, direi che il fatto sarebbe molto grave». Tre i motivi di indignazione sottolineati dal presidente della giunta regionale, sempre nel caso in cui fossero provate le accuse: «Primo perché non è stata erogata una prestazione, qual è la vaccinazione, richiesta dai genitori. Secondo perché è stata esercitata un'obiezione di coscienza, a prescindere da tutto, senza alcuna regola. Terzo perché comunque si è messa a repentaglio parte di una comunità, che pensava di essere sottoposta a vaccinazioni e che invece non lo era». La Regione non intende dunque mollare. «Ci siamo su tutto il fronte ha assicurato Zaia perché nel momento in cui ci sarà chiarezza fino in fondo, e la aspettiamo ovviamente dal lavoro dei magistrati, ci costituiremo in tutte le sedi. Non può passare il principio che un bimbo, che doveva essere vaccinato, in realtà non è stato immunizzato».
Angela Pederiva
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