L'AFFARE
TREVISO Venduta per dodici milioni di euro. Un po' a sorpresa Luigi

Mercoledì 20 Febbraio 2019
L'AFFARE
TREVISO Venduta per dodici milioni di euro. Un po' a sorpresa Luigi Garofalo, nuovo presidente della Fondazione Cassamarca, chiude con un ottimo risultato la prima trattativa importante della sua gestione: ieri ha ufficializzato la cessione dell'ex Questura firmando un preliminare con Roberto Alibardi, fondatore dell'Aliplast di Istrana, poi ceduta nel 2016, e ora amministratore unico della Roleo srl. Fondazione ha già incassato 600mila euro, il resto della somma verrà invece liquidato al momento del rogito previsto per marzo. A Ca' Spineda possono quindi tirare un sospiro di sollievo: qualcosa si muove e in cassa iniziano a entrare risorse fresche.
BUCO NERO
L'ex Questura era uno dei pezzi pregiati di Fondazione. Da anni attendeva un acquirente dopo che varie trattative sono decollate per poi perdersi nel nulla. I dodici milioni di euro concordati tra Garofalo e Alibardi rappresentano un prezzo di tutto rispetto: leggermente inferiore alla valutazione fatta ancora nel 2012, quando Ca' Sugana approvò il progetto di riqualificazione firmato da Fondazione, ma nettamente superiore alle valutazioni che si sono susseguite nel corso degli anni e tutte attorno ai dieci milioni di euro. Con questa alienazione, approvata anche da Unicredit, si riduce sensibilmente il debito accumulato da Ca' Spineda che entro la fine del 2020 deve versare una rata di 75 milioni alla banca di riferimento.
SODDISFAZIONE
«Mi verrebbe da dire che la scelta di pubblicare online le schede dei nostri beni immobili in vendita abbia portato i suoi frutti - sottolinea Garofalo - Alibardi è un imprenditore di grande livello che aveva intenzione di fare un investimento nella sua città. Ci siamo visti due volte: una per conoscerci e abbiamo parlato più di cultura che del resto. E oggi: non è frequente incontrare imprenditori dotati di tanta sensibilità. Abbiamo firmato il preliminare, entro la fine di marzo ci sarà il rogito. Alibardi ha anche accettato di contribuire alla nostra programmazione culturale mettendo 100mila euro: organizzeremo un ciclo di conferenze con a tema il classico per la sfera umanistica e l'universo per quella scientifica».
L'IMMOBILE
L'ex Questura è un immobile da 7.200 metri quadrati e 24mila metri cubi di volumetria edificabile. Nel 2012, dopo innumerevoli discussioni, l'allora amministrazione comunale approvò il progetto di riqualificazione urbanistica portata da Fondazione. L'ex sede della Polizia, nel frattempo trasferitasi nella nuova centrale dell'Appiani, sarebbe dovuta diventare un centro residenziale con file di negozi sotto i portici. Il progetto la vorrebbe trasformare in un palazzo dall'architettura antica ma dalle rifiniture moderne. Uno dei tratta caratterizzanti è la presenza di giardini verticali, prospettiva che nel 2012 venne accolta con grande curiosità.
ALTRI MOVIMENTI
E non è finita qui. Garofalo lascia intendere che altri movimenti sono in arrivo, anche a breve. Del resto l'obiettivo dichiarato fin dal primo Consiglio d'indirizzo è molto chiaro: vendere pezzi importanti del proprio patrimonio immobiliare e mettere a rendita il resto. La cessione dell'ex Questura è il primo passo. E nei prossimi giorni la sezione online dedicata all'esposizione dei gioielli sul mercato si arricchirà di altre schede, compresa quella dell'ex Distretto Militare indicato sempre come possibile sede del grande polo universitario trevigiano.
DA CA' SUGANA
Soddisfatto anche il sindaco Mario Conte: «È una notizia che mi fa molto piacere e mi riempie di entusiasmo. La riqualificazione dell'ex Questura è un altro passo in avanti verso la rinascita della città e si va ad aggiungere a recuperi importanti già in corso come l'ex Edison o l'ex Provincia. E la cosa che mi piace di più è che a comprare sia stato un imprenditore trevigiano solido e non il solito fondo. Vuol dire che la città sta tornando a essere attrattiva».
DIVIDENDI
Altra buona notizia: Unicredit ha deliberato la distribuzione di dividendi, a Ca' Spineda arriveranno 500mila euro: meglio che niente.
Paolo Calia
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