Il sogno dei cronisti in erba: intervistare Zaia, Benazzi e Conte

Sabato 19 Gennaio 2019
L'INIZIATIVA
TREVISO (mf) «Ci piacerebbe intervistare il sindaco Mario Conte. Vorremmo chiedergli cosa si può fare per rendere Treviso più accessibile per chi è in carrozzina. Al momento la situazione in città è disastrosa. E poi avremmo mille domande per il governatore Luca Zaia e Francesco Benazzi, direttore generale dell'Usl». Si autodefiniscono giornalisti in erba, ma hanno le idee chiare. Sono le nove persone con disabilità, tra i 20 e i 56 anni, molti in carrozzina o con problemi di deambulazione, che hanno dato vita alla redazione di Paroe in saor - blog inclusivo (paroeinsaor.wordpress.com) all'interno del centro della cooperativa Solidarietà di via Fossaggera. Si ritrovano una volta alla settimana, ma presto potrebbero diventare anche due, per scrivere e raccontare il mondo che li circonda: da quel che accade nei quartieri di Santa Bona e San Liberale, ma anche di Treviso o di rilievo nazionale.
NON SOLO ATTUALITÀ
Il tutto impreziosito da racconti, poesie, proverbi e chi più ne ha più ne metta. «Ora ci piacerebbe intervistare i politici dicono sorridendo ma senza scherzare un po' per capire come funzionano certi meccanismi e un po' per tirare loro le orecchie». Non hanno paura a indossare i panni degli inviati. «A novembre abbiamo intervistato Luciano Tirindelli, che era un componente della scorta del giudice Giovanni Falcone raccontano Manuel e Mario è stato emozionante». Ci sono state poi le interviste a Carlin Petrini, fondatore dell'associazione Slow Food, Giuseppe Strano, presidente della coop Piano Infinito di Vicenza, e Marina Zorzi, direttore del distretto sociosanitario Treviso Sud. Il mese scorso una delegazione di Paroe in saor ha preso parte anche al convegno Immaginabili risorse organizzato dall'università Cattolica di Milano presentando il lavoro Operatori in grado di gestire network sociali. Negli ultimi mesi hanno avviato collaborazioni con dei ragazzi in Erasmus e con i bambini dei centri estivi, organizzati nello stessa struttura di Santa Bona. Con loro sono andati allo scoperta delle applicazioni social più diffuse.
OBIETTIVI
E adesso puntano più in alto. La redazione è composta da nove persone: oltre a Manuel e Mario, ci sono Alessandra, Nadia, Gianfranco, Andrea, Michele, Davide e Marco. Ognuno ha competenze e compiti specifici. Manuel e Nadia sono tra quelli che hanno visto nascere il blog, che all'inizio era una costola del giornalino della cooperativa Solidarietà. Alessandra è impegnata nell'attività di ricerca. Andrea segue la parte della fotografia. In più scrive poesie. Gianfranco è l'addetto ai proverbi. Michele, Davide e Marco lavorano su articoli e racconti. E Mario è un po' la mascotte del gruppo. Non parla, ma comunica agilmente grazie a un sintetizzatore vocale. L'attività è supportata da tre educatori: Michela, Andrea e Alessandro. A cui si aggiunge periodicamente Lucia Cavallin. «Il nostro è un blog inclusivo, aperto a tutti concludono serve per farci conoscere, e allo stesso tempo permette a noi di andare a conoscere ciò che accade nel mondo».
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