IL RIASSETTO
TREVISO La costruzione dell'ospedale di comunità da 30 posti

Giovedì 15 Novembre 2018
IL RIASSETTO
TREVISO La costruzione dell'ospedale di comunità da 30 posti all'interno del Ca' Foncello slitta ancora. Sarà pronto per giugno dell'anno prossimo. In compenso l'Usl della Marca sta lavorando su una riorganizzazione generale delle unità di Medicina in vista della temuta ondata di ricoveri legata all'esplosione dell'influenza. A Treviso verranno attivati 20 nuovi posti letto. Dovrebbero trovare posto nel settore dell'ex Pai, post acuzie internistica, rimesso a nuovo nel contesto dell'area medica. E dovrebbero essere gestiti direttamente dagli infermieri.
Non ci sono ancora conferme ufficiali. Ma la sperimentazione è già partita. Se funzionerà a dovere, la riorganizzazione delle Medicine verrà resa stabile. «Il nostro obiettivo è aumentare le risorse a disposizione dei pazienti, ottimizzando i servizi si limita a dire per ora Francesco Benazzi, direttore generale dell'azienda sanitaria provinciale in questo momento stiamo verificando sul campo il funzionamento della riorganizzazione».
Lo stesso Benazzi, inoltre, ha già chiesto alla Regione più personale: un'integrazione extra turn over, cioè che vada oltre alla sostituzione dei dipendenti che vanno in pensione. Per i sindacati si tratta di una buona notizia. «L'idea di ricavare 20 posti letto in più era nata dopo il picco dell'influenza registrato l'anno scorso spiega Ivan Bernini della Fp-Cgil la gestione intermedia consente di seguire al meglio le persone che hanno superato la fase acuta. Ma non si tratta di una risposta a una emergenza. L'andamento degli accessi al pronto soccorso, e i conseguenti ricoveri, resta molto elevato. La linea di saturazione non ha mai visto un ribasso. Non possiamo parlare di situazioni eccezionali, ma di misure strutturali».
Sullo stesso piano c'è anche la costruzione del nuovo ospedale di comunità con 30 letti al posto delle attuali degenze di Oncologia, che verranno trasferite nel corpo centrale del Ca' Foncello. La commissione regionale (Crite) ha dato il via libera all'intervento. Ma si va per le lunghe. L'idea di Benazzi è di farla seguire dai geriatri dell'ospedale, affidando la gestione infermieristica a cooperative o società esterne. Una distinzione che non piace ai sindacati. Ma ci sarà modo di discuterne.
Mauro Favaro
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Ultimo aggiornamento: 24 Agosto, 13:35 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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