IL RECUPERO
TREVISO Tra pochi giorni un nuovo spazio destinato alla musica e

Lunedì 25 Settembre 2017
IL RECUPERO TREVISO Tra pochi giorni un nuovo spazio destinato alla musica e
IL RECUPERO
TREVISO Tra pochi giorni un nuovo spazio destinato alla musica e all'arte tornerà a vivere nel cuore di Treviso. E' fissata infatti per l'8 ottobre la riapertura della chiesa di San Teonisto, acquistata da Luciano Benetton nel 2009. A salutare la nuova vita dell'antico luogo di culto, divenuto oggi un auditorium, sarà un concerto. Pochi ancora i dettagli sull'operazione. Quel che è certo è che il grosso dei lavori è concluso. A gestire San Teonisto sarà la Fondazione Benetton che potrà usufruire di questo spazio ritrovato per il suo fitto calendario di incontri e conferenze. Si chiude quindi un restauro durato quasi quattro anni, che ha riportato San Teonisto ad essere fulcro di arte nel cuore del centro storico.
LA STORIA
La chiesa, acquistata dal Comune per 1 milione 152 mila 500 euro, è stata interessata da un delicato e costoso progetto di restauro. Il luogo racconta nei millenni la storia di Treviso. Nata come dependance di città della grande abbazia di Santa Maria Assunta di Mogliano Veneto, fu abitata dalle monache dal 1400. La costruzione della chiesa risale proprio a quel periodo. Ben presto le monache accumularono un gran numero di ricchezze, che permise loro di arricchire la chiesa di diversi tesori. Tra questi spiccava l'organo di Gaetano Callido del 1781 racchiuso in una sfarzosa cassa dorata, di cui purtroppo oggi è rimasto solo il ricordo. Il convento fu soppresso dai decreti napoleonici il 10 maggio 1810, e nel monastero venne trasferito un collegio femminile gestito dalle monache domenicane. Il collegio, diventato poi laico, rimase attivo fino al 1915, mentre nel maggio del 1941 il complesso degli edifici conventuali passò all'adiacente seminario vescovile, con l'eccezione della chiesa e del campanile che, pur se in gestione alla diocesi, rimasero di proprietà comunale. Con il bombardamento del 7 aprile 1944 San Teonisto venne fortemente danneggiata. E così rimase, in stato di abbandono, per oltre un cinquantennio.
IL RESTAURO
Finchè Luciano Benetton iniziò a considerare l'idea di un secondo polo per iniziative culturali nel centro storico. La firma del restauro è quella di Tobia Scarpa che nel 2013 presenta il progetto partendo dal miglioramento sismico dell'intera struttura. L'intuizione determinante è nella realizzazione di un sistema a doppia tribuna mobile, in grado di chiudersi al di sotto della quota di pavimentazione, dove un'articolata struttura di fondazione ospita profili mobili tra le murature preservate dallo scavo archeologico. Infine, Scarpa, ha suggellato il lavoro con la ricostruzione del timpano in marmo originario, che si credeva perduto in seguito ai bombardamenti subiti.
Elena Filini

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