LE ISTITUZIONI
TREVISO Il tavolo provinciale sulla sicurezza sul lavoro verrà convocato entro la prossima settimana. Il tema era già da tempo nell'agenda e lo stesso prefetto Laura Lega aveva ribadito l'impegno a riunire tutti i soggetti coinvolti, incontrando i rappresentanti dei sindacati trevigiani, lunedì 5 marzo, in occasione della manifestazione indetta dalle sigle sindacali, proprio in piazza dei Signori, per rilanciare l'attenzione sugli infortuni in fabbriche, cantieri e altri luoghi di lavoro. Gli ultimi incidenti costati la vita ad altri due lavoratori, avvenuti nel giro di 24 ore nella Marca, non fanno che confermare l'urgenza del tema e spingere anche la Prefettura ad accelerare al massimo i tempi. Si attendono solo, fanno sapere dall'ufficio territoriale del governo, i dati definitivi aggiornati all'intero 2017 sugli infortuni professionali in provincia, elaborati dall'Inail, per poter così disporre di una base oggettiva su cui impostare la discussione.
L'INCONTRO
Appena saranno disponibili, il prefetto Lega e il suo staff sono pronti a mettere attorno ad un tavolo i vari attori competenti in materia, dai rappresentanti delle forze dell'ordine, degli organismi di controllo e delle istituzioni in genere a quelli del mondo dell'impresa e dei lavoratori. Ma, come sollecitato dalle organizzazioni sindacali, l'invito potrebbe essere esteso anche gli esponenti di categorie professionali, ad esempio i consulenti del lavoro, che potrebbero contribuire ad una maggiore diffusione della cultura della sicurezza nei luoghi lavoro. L'obiettivo, naturalmente, è favorire strategie coordinate quantomeno a livello territoriale. Dopo una flessione registrata negli anni scorsi, probabilmente anche grazie ad una riduzione dell'attività nelle aziende a causa della crisi, la ripresa ha portato con sé pure un nuovo incremento negli incidenti sul lavoro: 11.352 mila gli infortuni denunciati in provincia nel 2017. Ma è soprattutto questo primo scorcio di 2018 a registrare una preoccupante escalation con già otto morti bianche.
M. Z.
© RIPRODUZIONE RISERVATA TREVISO Il tavolo provinciale sulla sicurezza sul lavoro verrà convocato entro la prossima settimana. Il tema era già da tempo nell'agenda e lo stesso prefetto Laura Lega aveva ribadito l'impegno a riunire tutti i soggetti coinvolti, incontrando i rappresentanti dei sindacati trevigiani, lunedì 5 marzo, in occasione della manifestazione indetta dalle sigle sindacali, proprio in piazza dei Signori, per rilanciare l'attenzione sugli infortuni in fabbriche, cantieri e altri luoghi di lavoro. Gli ultimi incidenti costati la vita ad altri due lavoratori, avvenuti nel giro di 24 ore nella Marca, non fanno che confermare l'urgenza del tema e spingere anche la Prefettura ad accelerare al massimo i tempi. Si attendono solo, fanno sapere dall'ufficio territoriale del governo, i dati definitivi aggiornati all'intero 2017 sugli infortuni professionali in provincia, elaborati dall'Inail, per poter così disporre di una base oggettiva su cui impostare la discussione.
L'INCONTRO
Appena saranno disponibili, il prefetto Lega e il suo staff sono pronti a mettere attorno ad un tavolo i vari attori competenti in materia, dai rappresentanti delle forze dell'ordine, degli organismi di controllo e delle istituzioni in genere a quelli del mondo dell'impresa e dei lavoratori. Ma, come sollecitato dalle organizzazioni sindacali, l'invito potrebbe essere esteso anche gli esponenti di categorie professionali, ad esempio i consulenti del lavoro, che potrebbero contribuire ad una maggiore diffusione della cultura della sicurezza nei luoghi lavoro. L'obiettivo, naturalmente, è favorire strategie coordinate quantomeno a livello territoriale. Dopo una flessione registrata negli anni scorsi, probabilmente anche grazie ad una riduzione dell'attività nelle aziende a causa della crisi, la ripresa ha portato con sé pure un nuovo incremento negli incidenti sul lavoro: 11.352 mila gli infortuni denunciati in provincia nel 2017. Ma è soprattutto questo primo scorcio di 2018 a registrare una preoccupante escalation con già otto morti bianche.
M. Z.
