Il pilota in giunta «I decolli verso Treviso a bassa potenza»

Giovedì 19 Aprile 2018
CASO AEROPORTO
TREVISO Un top gun in giunta. Ieri mattina Roberta Tecchiato, capitano pilota dell'Aeronautica Militare, ha illustrato al sindaco Giovanni Manildo e alla giunta la sperimentazione fatta sulle nuove rotte previste per gli aerei in partenza e in arrivo al Canova. È stato un incontro utile, ma la diffidenza di Ca' Sugana resta inalterata: «Ringrazio il Capitano Tecchiato per la presenza e per la chiara esposizione dice il primo cittadino - è stato un incontro utile e interessante. Resta aperto il problema con Enac sulla questione dei sorvoli. Ci auguriamo che l'incontro con l'ente nazionale dell'aviazione civile possa avvenire al più presto».
PROCEDURE
Le nuove rotte, che puntano su Treviso anche in fase di decollo e non solo su Quinto, passeranno sopra Canizzano, S. Angelo, Santa Maria del Sile, S. Zeno e S. Antonino. L'ufficiale ha illustrato le procedure di decollo testate e validate dall'aeronautica militare. Procedure che servono a codificare le rotte alle quali tutte le compagnie aeree si dovranno attenere. Lo studio prevede che il decollo non avvenga alla massima potenza per rispettare le procedure anti-rumore. Attualmente in condizioni meteo avverse i decolli su Treviso contemplano il sorvolo del centro storico perché in direzione della pista di decollo. Dalla relazione emerge poi la libertà da parte dei piloti di scegliere la rotta. Manildo ha preso appunti, ma il nodo principale da sciogliere con Save e Enac resta inalterato: il numero di voli. Treviso vuole il rispetto dei 16.300 all'anno ma già in questo 2018, se il trand degli ultimi mesi resterà inalterato, si supererà la soglia dei 20mila mentre quello dei passeggeri toccherà i 3,5 milioni. Manildo vuole incontrare Enac per discutere la questione: bene alleggerire il peso dei voli su Quinto dirottandone una parte su Treviso, ma con i dovuti paletti.
MOVIMENTO 5 STELLE
Mentre Manildo continua la sua sfida a Enac e Save, il Movimento 5 Stelle non nasconde le sue critiche: «Ora il sindaco Manildo protesta perché dice di non volere sopra la sua città le rotte così tracciate, ufficializzate dal gestore aeroportuale nel masterplan dell'anno 2012. Troppo tardi. Hanno poca credibilità le proteste che arrivano dopo cinque anni di sostanziale disinteresse, in tempo per la campagna elettorale. Il Movimento si impegnerà a far sì che venga rispettata la legalità, che non venga superato il limite di movimenti prefissato, che venga tutelata la salute pubblica in relazione ai problemi legati all'inquinamento acustico e atmosferico e che dunque non ci sia spazio per nuove aree commerciali che non faranno altro che portare nuovo traffico, nuovo cemento e quindi nuovo inquinamento».
Paolo Calia
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci