Il palaNatale incorona Manildo «Non siamo di sicuro alla fine»

Giovedì 7 Dicembre 2017
LA CENA
TREVISO C'erano tutti quelli che ci dovevano essere. Anche qualche faccia a sorpresa. Nella cena sotto il palaNatale (nella foto Camolei con Grigoletto, Rosi e Manildo), organizzata dall'assessore Paolo Camolei martedì per lanciare, seppure informalmente, la campagna elettorale di Giovanni Manildo, il giochino più gettonato è stato la conta dei presenti. Quasi trecento le persone arrivate essenzialmente per ascoltare Manildo.
PRESENTI-ASSENTI
C'erano ovviamente i big del Pd cittadino e il neo segretario provinciale Giovanni Zorzi, rappresentanti di Ascom, sindacati, categorie degli artigiani, professionisti, esponenti del mondo del volontariato. Non c'era nessuno della sinistra, assenza che si è fatta notare, e non c'era nessuno di Rivivere Treviso. Insomma: se Manildo punta a una coalizione a trazione civica, ha raccolto tutti quelli di cui aveva bisogno. Durante la serata, corsa via in un clima di grande serenità, si è parlato poco di elezioni, se non per un accenno di Camolei: «Giovanni - ha detto rivolgendosi a Manildo - stiamo concludendo il primo tempo, ma ci sarà bisogno di scendere in campo anche per il secondo». Si è parlato molto invece di quello che questa amministrazione ha fatto. Manildo, verso la fine, ha preso la parola per un breve intervento. Che si è trasformato in una cavalcata tra ricordi e cose realizzate: «Natale è tempo di bilanci - ha sottolineato - ma non possiamo dire di essere arrivati alla fine di questa esperienza amministrativa. Noi siamo ancora in campo e lo saremo fino all'ultimo giorno, impegnati non in campagna elettorale ma ad amministrare la città».
Per la precisione la corsa a Ca' Sugana Manildo la inizierà solo dopo lo scioglimento del consiglio comunale. Non prima. Magari saranno altri a correre per lui. Ha quindi ricordato gli interventi nelle piazze, il ritorno delle grandi mostre, la svolta green con la raccolta differenziata e la decisione di piantare tre alberi per ogni pianta abbattuta. Ha parlato del «sistema della ciclabilità, ci abbiamo messo mano dopo tantissimo». Non ha dimenticato le risorse in arrivo per i quartieri e nemmeno la questione immigrazione: «Ce ne siamo occupati senza tabù e abbiamo salutato con grande favore il cambio di strategia del ministro Minniti. Abbiamo posto delle condizioni severe, fatte di accoglienza con regole le lavoro. Treviso oggi, assieme alla sua provincia, è una delle città più sicure d'Italia».
P. Cal.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci