IL CASO
TREVISO Sarà un fine settimana blindato, tra ministri in arrivo

Giovedì 21 Marzo 2019
IL CASO
TREVISO Sarà un fine settimana blindato, tra ministri in arrivo e contestazioni pronte ad accoglierli. Si comincia sabato pomeriggio con la manifestazione organizzata da Nazione Rom contro il sindaco Mario Conte, accusato di razzismo e addirittura querelato. Si prosegue domenica con Django che da ieri ha iniziato un tam-tam per chiamare alla mobilitazione contro il ministro dell'Interno Matteo Salvini, il ministro alla Famiglia Lorenzo Fontana e, tanto per non farsi mancare niente, anche nei confronti del governatore Luca Zaia.
TENSIONE
Sarà una due giorni intensa. La manifestazione di sinti e rom di sabato non preoccupa più di tanto il sindaco ma mobiliterà un discreto spiegamento di forze dell'ordine. L'accusa di razzismo nasce da alcune sue dichiarazioni sulla necessità di verificare i requisiti di chi alloggia in appartamenti di edilizia popolare, parole senza un riferimento specifico ma che Nazione Rom ha letto come un vero e proprio attacco. Da qui la scelta di presentare una denuncia in Procura, come del resto ha fatto a fine 2018 contro il sindaco di Gallarate per una vicenda analoga. E, per dare sostanza alla sua protesta, Nazione Rom ha anche annunciato una marcia colorata e chiassosa per le vie del centro. La partenza è stata fissata davanti la stazione dei treni alle 10,30 di sabato mattina, è previsto verso le 13 in piazza San Vito e non, come chiesto, davanti al Municipio. Divieto imposto per evitare di bloccare il traffico in via Municipio. Il corteo passerà per Piazzale Duca D'Aosta e percorrerà Via Roma, Ponte San Martino, Corso del Popolo, Vicolo Rialto, Via XX Settembre, Piazza San Vito e qui si fermerà. In piazza però i gestori non fanno i salti di gioia: l'arrivo del corteo li costringerà a togliere tutti i plateatici proprio di sabato mattina, giornata notoriamente molto importante per il bilancio settimanale. Ma Questura e Prefettura non vogliono correre rischi, quindi l'ordine è di sbaraccare tutto.
LE PROTESTE
Domenica invece cambieranno protagonisti ma non registro. In piazzetta Aldo Moro, a partire dalle 17, gli attivisti di Django hanno organizzato una mobilitazione contro i ministri leghisti attesi in serata a Prato della Fiera. Altra manifestazione sicuramente vivace e blindata considerata l'importanza dei big in arrivo e i motivi della protesta. Django, che ha lanciato un appello sui social per radunare più gente possibile, accusa Salvini di esercitare una politica «razzista e xenofoba che mira a creare divisioni e che alimenta i più beceri sentimenti di odio razziale, giocando senza pudore sulla vita di migranti e stranieri», come precisano in un lungo post dedicato alla manifestazione; Fontana invece sconta le posizioni sulla famiglia - «sta riconducendo il nostro paese al Medioevo sotto il punto di vista dell'uguaglianza dei diritti e sulle questioni di genere» - mentre il governatore Zaia finisce sotto accusa, per così dire, per questioni legate all'ambiente. Non è la prima volta che Django organizza manifestazioni di questo tipo contro la Lega: due anni fa alcuni attivisti accesero fumogeni di protesta sempre per contestare una visita di Salvini alla tradizionale festa provinciale.
IL COMMENTO
Davanti a tutto questo il sindaco Conte non fa una piega: «Alla fine mi sto rendendo conto che si manifesta per l'ambiente, per gli animali, per i diritti, oppure contro Salvini. Alla fine però a farlo sono sempre le solite quindici-venti persone, che cambiano solo il cartello. Manifesteranno anche questa volta, spero non davanti al municipio perché cominciano a intralciare anche il traffico».
Paolo Calia
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