Il caso «Parco senza soldi» Niente telecamere per sorvegliare i Burci

Martedì 17 Gennaio 2017
Il caso «Parco senza soldi» Niente telecamere per sorvegliare i Burci
CASIER Congelata la videosorveglianza sulle passerelle dei Burci. Lo scorso ottobre il Parco del Sile aveva iniziato a raccogliere preventivi per l'installazione di quattro occhi elettronici con l'obiettivo di mettere fine a una lunga serie di atti vandalici. Bisognerebbe investire circa 5mila euro. Ma per il momento le casse semivuote impediscono la spesa. Non si andrà oltre. «Per ora niente allarga le braccia Nicola Torresan, presidente del Parco la mancanza di fondi mi obbliga a restare in attesa». Negli ultimi sei mesi, da quando sono stati inaugurati, i camminamenti sul fiume sono finiti al centro di una serie infinita di atti di teppismo: sono stati rubati i cartelli, svitati i bulloni e pure sfilate le corde d'acciaio dei parapetti. Danni per migliaia di euro. Nessun altro punto del territorio protetto è finito nel mirino dei vandali con la stessa frequenza. Un vero e proprio accanimento che aveva spinto il Parco a procedere con l'installazione delle telecamere per monitorare i movimenti nella zona 24 ore su 24. Dopotutto le nuove passerelle sono già predisposte per il passaggio di cavi: sia per il sistema di illuminazione che per quello della videosorveglianza. Questo ha abbassato i costi. Ma non abbastanza per l'attuale bilancio di villa Tandura. Anche perché dalla parte di Casier manca la rete elettrica indispensabile per accendere le telecamere. Bisognerebbe portarla da Silea. Così si va avanti come sempre, senza occhi elettronici. Nelle ultime settimane il freddo ha fermato gli atti vandalici contro le passerelle. La speranza è che non riprendano appena farà un po' più caldo.
Mauro Favaro

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