IL CASO EX CAMUZZI
TREVISO Luci della ribalta sul Bastione ex Camuzzi: interviene Gigi Gazzotti, dal 1 luglio prossimo presidente del Rotary Nord Treviso. «La nostra è volontà di promuovere cambiamenti positivi». L'ex patron dell'Ombralonga, tra poco al vertice del club cittadino spiega in una nota come il progetto di illuminazione del Bastione ex castello, pur a livello ancora embrionale, sia stato esteso anche agli altri club della città. «Preparando le attività che prevedo di svolgere nella mia annata di presidenza, ho incontrato i futuri presidenti di altri club di servizio trevigiani (Rotary, Lions, Soroptimist, Inner Wheel) per avviare con essi una relazione ed una collaborazione volta ad ottimizzare i nostri sforzi unendo le energie per donare alla città di Treviso un service partecipato dal punto di vista umano e sostanzioso sotto il profilo economico», spiega a proposito del service di illuminazione dell'area. « Mi sono rivolto al Comune, qualche mese fa, per avere dati e conoscenze tecniche, per una ricognizione sull'attuale stato del basamento del bastione del Castello poiché il degrado del prato in riva all'acqua in una delle più significative porte d'accesso alla città è evidente».
SOTTO TRACCIA
Lo spirito del progetto, comunque, sarà quello di muoversi sottotraccia evitando gesti eclatanti. «Il Rotary ha sempre mantenuto un profilo decisamente diverso da quello della protesta», e intenderò onorare l'immagine del mio club e del Rotary International agendo senza sbandierare il nostro impegno ma riferendo solo degli esiti di questo sforzo collettivo». Insomma, l'azione sul Bastione del Castello avrà il fine di promuovere cambiamenti positivi. Anche Marina Tazzer, assessore all'urbanistica, ritiene che l'operazione potrebbe essere molto interessante: «E' una zona di grande fascino, nonostante l'abbandono». E non ha mai fatto mistero di come l'attenzione di Ca' Sugana sia quella di pretendere una restituzione pubblica in termini di recupero e di verde. La proposta di partire a valorizzare la parte esterna e il prato circostante senza dubbio coglie lo spirito con cui anche l'amministrazione si sta muovendo all'interno della nuova operazione immobiliare.
E. F.
© RIPRODUZIONE RISERVATA TREVISO Luci della ribalta sul Bastione ex Camuzzi: interviene Gigi Gazzotti, dal 1 luglio prossimo presidente del Rotary Nord Treviso. «La nostra è volontà di promuovere cambiamenti positivi». L'ex patron dell'Ombralonga, tra poco al vertice del club cittadino spiega in una nota come il progetto di illuminazione del Bastione ex castello, pur a livello ancora embrionale, sia stato esteso anche agli altri club della città. «Preparando le attività che prevedo di svolgere nella mia annata di presidenza, ho incontrato i futuri presidenti di altri club di servizio trevigiani (Rotary, Lions, Soroptimist, Inner Wheel) per avviare con essi una relazione ed una collaborazione volta ad ottimizzare i nostri sforzi unendo le energie per donare alla città di Treviso un service partecipato dal punto di vista umano e sostanzioso sotto il profilo economico», spiega a proposito del service di illuminazione dell'area. « Mi sono rivolto al Comune, qualche mese fa, per avere dati e conoscenze tecniche, per una ricognizione sull'attuale stato del basamento del bastione del Castello poiché il degrado del prato in riva all'acqua in una delle più significative porte d'accesso alla città è evidente».
SOTTO TRACCIA
Lo spirito del progetto, comunque, sarà quello di muoversi sottotraccia evitando gesti eclatanti. «Il Rotary ha sempre mantenuto un profilo decisamente diverso da quello della protesta», e intenderò onorare l'immagine del mio club e del Rotary International agendo senza sbandierare il nostro impegno ma riferendo solo degli esiti di questo sforzo collettivo». Insomma, l'azione sul Bastione del Castello avrà il fine di promuovere cambiamenti positivi. Anche Marina Tazzer, assessore all'urbanistica, ritiene che l'operazione potrebbe essere molto interessante: «E' una zona di grande fascino, nonostante l'abbandono». E non ha mai fatto mistero di come l'attenzione di Ca' Sugana sia quella di pretendere una restituzione pubblica in termini di recupero e di verde. La proposta di partire a valorizzare la parte esterna e il prato circostante senza dubbio coglie lo spirito con cui anche l'amministrazione si sta muovendo all'interno della nuova operazione immobiliare.
E. F.
