Una revisione dei gruppi in consiglio per non avere più due Leghe. È la strada individuata dal Carroccio per ricompattare la maggioranza attorno al sindaco Marco Serena.
Nei giorni scorsi il partito ha riunito tutti i propri consiglieri. Compresi i tre ribelli Emanuela Parchi, Luigi Damo e Federica Zanier, che hanno fatto finire il sindaco più volte in minoranza. Il messaggio di Gianantonio Da Re, Dimitri Coin e del commissario Luciano Dussin è stato netto: «Avanti con Serena. Un sindaco eletto al primo turno non si tocca. Non è in discussione spiega Da Re, segretario veneto i consiglieri si sono parlati e si sono chiariti. Nei prossimi giorni vedremo la soluzione».
Nel consiglio del 22 maggio, prima dell'esplosione del caso Andreola, Parchi, Damo e Zanier avevano annunciato la formazione del gruppo Lega Nord-Liga Veneta. Uno schieramento in diretta concorrenza con il gruppo Lega Nord-Villorba Serena dei fedelissimi del sindaco. Per il Carroccio una situazione intollerabile. A breve il nodo verrà risolto. Come? I dettagli emergeranno nei prossimi giorni. Alla fine probabilmente ci saranno due gruppi ben distinti: uno della Lega e l'altro della civica Villorba Serena. Come già richiesto dalla sezione.
Intanto non si placano le polemiche sul caso della presidenza del consiglio comunale: «Ho fatto avere al viceprefetto la spiegazione di quanto successo spiega Serena e non c'è stato mosso alcun rilievo. Segno che abbiamo fatto le cose per bene». A breve la vicepresidente Marina Carron dovrebbe convocare un nuovo consiglio con un solo punto all'ordine del giorno: l'elezione di un nuovo presidente. In questo modo Raffaella Andreola (M5S) sarebbe bypassata e defenestrata. Carron ha anche firmato il verbale del consiglio di lunedì scorso, andato avanti fino alla mancanza del numero legale dopo che la stessa Andreola aveva dichiarato chiusa la seduta.
«Quel verbale annuncia la pentastellata, che resta a tutti gli effetti presidente del consiglio comunale è già stato inviato in Prefettura».
Nei giorni scorsi il partito ha riunito tutti i propri consiglieri. Compresi i tre ribelli Emanuela Parchi, Luigi Damo e Federica Zanier, che hanno fatto finire il sindaco più volte in minoranza. Il messaggio di Gianantonio Da Re, Dimitri Coin e del commissario Luciano Dussin è stato netto: «Avanti con Serena. Un sindaco eletto al primo turno non si tocca. Non è in discussione spiega Da Re, segretario veneto i consiglieri si sono parlati e si sono chiariti. Nei prossimi giorni vedremo la soluzione».
Nel consiglio del 22 maggio, prima dell'esplosione del caso Andreola, Parchi, Damo e Zanier avevano annunciato la formazione del gruppo Lega Nord-Liga Veneta. Uno schieramento in diretta concorrenza con il gruppo Lega Nord-Villorba Serena dei fedelissimi del sindaco. Per il Carroccio una situazione intollerabile. A breve il nodo verrà risolto. Come? I dettagli emergeranno nei prossimi giorni. Alla fine probabilmente ci saranno due gruppi ben distinti: uno della Lega e l'altro della civica Villorba Serena. Come già richiesto dalla sezione.
Intanto non si placano le polemiche sul caso della presidenza del consiglio comunale: «Ho fatto avere al viceprefetto la spiegazione di quanto successo spiega Serena e non c'è stato mosso alcun rilievo. Segno che abbiamo fatto le cose per bene». A breve la vicepresidente Marina Carron dovrebbe convocare un nuovo consiglio con un solo punto all'ordine del giorno: l'elezione di un nuovo presidente. In questo modo Raffaella Andreola (M5S) sarebbe bypassata e defenestrata. Carron ha anche firmato il verbale del consiglio di lunedì scorso, andato avanti fino alla mancanza del numero legale dopo che la stessa Andreola aveva dichiarato chiusa la seduta.
«Quel verbale annuncia la pentastellata, che resta a tutti gli effetti presidente del consiglio comunale è già stato inviato in Prefettura».
