I sindacati lanciano l'allarme «Sbagliato accentrare le funzioni»

Martedì 23 Maggio 2017
TREVISO - Sono passati tre anni da quando i sindacati dei pensionati di Cgil, Cisl e Uil della Marca, nel corso della contrattazione sociale con i Comuni, avevano iniziato a mettere in guardia i sindaci rispetto allo scenario che adesso si è delineato in via definitiva con l'approvazione della riforma delle Usl varata dalla Regione. A dirlo è Paolino Barbiero, segretario provinciale dello Spi Cgil secondo cui se questa è la direzione presa dal Veneto «è inevitabile una riflessione sulle fusioni tra Comuni trevigiani, non solo e non tanto quelle relative alle funzioni ma le vere fusioni, cioè i processi necessari a evitare che la frammentazione degli enti locali renda ingovernabile la nuova situazione». «Se già prima era complesso mettere insieme conferenze di sindaci fatte da 30 primi cittadini spiega Barbiero figuriamoci cosa potrebbe succedere mettendone al tavolo 95 contemporaneamente. Nell'accentramento della direzione dobbiamo poi stare attenti a non perdere di vista le specificità dei vari territori perché questo significherebbe diminuire la qualità del servizio a discapito dei cittadini». Preoccupazioni condivise anche dal segretario generale della Fip-Cisl provinciale: «I timori maggiori che suscita questa riforma spiega Rino Dal Ben- riguardano il futuro delle prestazioni dove l'elemento sociale è strettamente unito a quello sanitario, come nel caso del nodo mai del tutto risolto della non autosufficienza».
Denis Barea

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