«I ritrovamenti archeologici ci hanno fatto perdere un pò tempo ma ci hanno fatto guadagnare la conoscenza di pagine di storia fino a oggi sconosciute». Il sindaco Giovanni Manildo è quasi costretto a guardare il bicchiere mezzo pieno. I lavori di ristrutturazione di piazza Santa Maria dei Battuti non rispetteranno gli obiettivi annunciati fin dal primo giorno: la piazza non sarà pronta a fine ottobre per l'inaugurazione della mostra sugli impressionisti di Marco Goldin. Si slitta a febbraio per vedere ultimato l'intero quadrante e si spera di avere almeno il cuore della piazza pronto per Natale.
Le fondamenta murarie medioevali, le "orme" di un'antica bonifica, la trentina di scheletri e le tantissime tracce di sepoltura trovate tra la chiesa di Santa Rita e l'ex ospedale, hanno inevitabilmente rallentato il cantiere. E ieri mattina, dando il via alla seconda parte dell'intervento, dopo la posa di fognature e acquedotto, anche Marianna Bressan, della Soprintendenza per i Beni Archeologici del Veneto, ha illustrato la situazione: «Non pensate - ha detto alla piccola folla di residenti e commercianti presenti all'inizio del cantiere - che gli scavi archeologici blocchino per forza i lavori. Moderne metodologie consentono di proseguire, magari senza l'uso degli escavatori. Qui è stata scoperta una pagina di storia che non conoscevamo e che ce ne permette una nuova lettura». Commercianti e residenti hanno preso atto. Più rassegnati che convinti. Ma ormai si può solo aspettare che l'intervento venga ultimato. «La nuova piazza aumenterà il pregio di questa area - aggiunge Manildo. I ritrovamenti hanno permesso di costruire una pagina della nostra storia e questo ha provocato qualche ritardo. Il nostro impegno adesso è di fare il punto della situazione ogni ventina di giorni per capire stato di avanzamento e tempi di apertura delle varie zone del quadrante. Vogliamo che i lavori finiscano in tempi buoni per tutti: per Natale vorremmo farci questo regalo e ci impegniamo perchè la piazza sia fruibile per quel periodo».
Intanto un manifesto dà l'idea di come sarà la piazza a lavori conclusi. Con un particolare: il disegno fa vedere solo pedoni che camminano fra i nuovi arredi e su una pavimentazione da piccolo salotto. Una sorpresa che il sindaco però neutralizza subito: «Al momento rimane una zona a traffico limitato da via San Leonardo. La circolazione quindi resta sostanzialmente invariata».(((caliap)))
Le fondamenta murarie medioevali, le "orme" di un'antica bonifica, la trentina di scheletri e le tantissime tracce di sepoltura trovate tra la chiesa di Santa Rita e l'ex ospedale, hanno inevitabilmente rallentato il cantiere. E ieri mattina, dando il via alla seconda parte dell'intervento, dopo la posa di fognature e acquedotto, anche Marianna Bressan, della Soprintendenza per i Beni Archeologici del Veneto, ha illustrato la situazione: «Non pensate - ha detto alla piccola folla di residenti e commercianti presenti all'inizio del cantiere - che gli scavi archeologici blocchino per forza i lavori. Moderne metodologie consentono di proseguire, magari senza l'uso degli escavatori. Qui è stata scoperta una pagina di storia che non conoscevamo e che ce ne permette una nuova lettura». Commercianti e residenti hanno preso atto. Più rassegnati che convinti. Ma ormai si può solo aspettare che l'intervento venga ultimato. «La nuova piazza aumenterà il pregio di questa area - aggiunge Manildo. I ritrovamenti hanno permesso di costruire una pagina della nostra storia e questo ha provocato qualche ritardo. Il nostro impegno adesso è di fare il punto della situazione ogni ventina di giorni per capire stato di avanzamento e tempi di apertura delle varie zone del quadrante. Vogliamo che i lavori finiscano in tempi buoni per tutti: per Natale vorremmo farci questo regalo e ci impegniamo perchè la piazza sia fruibile per quel periodo».
Intanto un manifesto dà l'idea di come sarà la piazza a lavori conclusi. Con un particolare: il disegno fa vedere solo pedoni che camminano fra i nuovi arredi e su una pavimentazione da piccolo salotto. Una sorpresa che il sindaco però neutralizza subito: «Al momento rimane una zona a traffico limitato da via San Leonardo. La circolazione quindi resta sostanzialmente invariata».