I FAMILIARI
TREVIGNANO «Non sappiamo ancora bene cosa sia successo, ma una

Giovedì 24 Gennaio 2019
I FAMILIARI TREVIGNANO «Non sappiamo ancora bene cosa sia successo, ma una
I FAMILIARI
TREVIGNANO «Non sappiamo ancora bene cosa sia successo, ma una semplice influenza si è portata via il mio ragazzo. Aveva solo 14 anni, siamo disperati». Papà Giacinto Martignago fa fatica a parlare quando rientra a casa con sua moglie Naomi. Sono appena stati all'obitorio a vedere Luigi, il loro amatissimo figlio scomparso improvvisamente lunedì pomeriggio a soli 14 anni per una miocardite virale, sviluppata come complicanza dell'influenza. Almeno questa è la prima ipotesi dei medici del Ca' Foncello in attesa dell'autopsia che verrà svolta domani. Martignago fa l'artigiano e in queste ore tutto il paese di Musano gli si è stretto attorno, a partire dai suoi fratelli Maurizio e Giuliano e dalle rispettive famiglie.
LO SFOGO
Giacinto non si capacita per quanto accaduto. E vuole capire se sia stato fatto tutto il possibile per salvare Luigi. «Ci siamo subito resi conto che qualcosa non andava, che c'era qualcos'altro oltre alla febbre - spiega il genitore -. È per questo che sabato lo abbiamo portato in ospedale a Montebelluna. Ma dalla visita non è emerso niente, anche se, onestamente, mi sarei aspettato qualche accertamento in più. Ma non sono certo un medico, non posso dire che non sia stato fatto quanto necessario». Solo che dal giorno dopo le condizioni del 14enne, invece di migliorare, sono peggiorate. Fino a lunedì mattina. «Abbiamo aspettato per tre ore e mezzo dal medico di base - puntualizza Giacinto Martignago -. Ci siamo presentati alle 8 del mattino e abbiamo atteso, finchè il dottore non lo ha visitato. Io vedevo che Luigi stava male, che c'era qualcosa di anomalo, che doveva esserci qualcosa oltre alla febbre. Poi al pomeriggio ha avuto l'attacco, ha cominciato a rigettare e abbiamo chiamato i soccorsi. Tutto inutile».
IL CORDOGLIO
Martedì, quando la notizia si è diffusa in paese, la famiglia di Luigi ha ricevuto diverse manifestazioni d'affetto e di vicinanza. In via Canova, dove risiedono i genitori, sono arrivati gli amici del 14enne, i parenti, e poi anche il sindaco di Trevignano Ruggero Feltrin. «Siamo tutti sconvolti - ha detto -, non ci sono parole per una tragedia così grande». Ieri mattina sono atterrati in Italia anche i nonni materni del ragazzo, che hanno subito preso un volo dal Giappone appena sono stati raggiunti dalla tremenda notizia. Lo hanno fatto per stare accanto alla nipotina, al genero e soprattutto a mamma Naomi, sopraffatta dal dolore in questo momento drammatico. «Nessuno può immaginare il dolore che sta provando adesso - affermano i parenti -. Luigi, assieme alla sorellina più piccola, era tutta la loro vita. E non ci si capacita di come un ragazzo giovane e in salute possa morire in questo modo. Non aveva mai avuto problemi di salute, andava a scuola e da qualche mese coltivava la passione del calcio». «Vedete quella staccionata - aggiunge papà Giacinto -, mio figlio la saltava con un balzo, per lui era facile come bere un bicchiere d'acqua. Giocava spesso in giardino a pallone, e ai campi di Ponzano, dove gioca a calcio, gli era stato chiesto di partecipare anche agli allenamenti di atletica. Non ci credo ancora che non ci sia più».
A.Belt
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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