Gli spara alla gamba: preso

Giovedì 24 Maggio 2018
Gli spara alla gamba: preso
L'INDAGINE
TREVISO Dalle parole è subito passato ai fatti. E così ha impugnato una pistola ed ha sparato al rivale dritto sul polpaccio. Per essere sicuro che il messaggio arrivasse forte e chiaro. I motivi della lite? Non sono ancora del tutto chiari ma poco cambia considerata la pistolettata che si è visto rifilare un 29enne di Povegliano ricoverato da martedì sera in ospedale. A premere il grilletto, sabato sera, diverse ore prima dell'accesso in pronto soccorso, è stato un 45enne di origini napoletane e residente a Treviso, L.M., arrestato nella notte dai carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Treviso per i reati di detenzione illegale di arma da fuoco, lesioni aggravate e detenzione di stupefacenti. Si perché in casa, oltre alla pistola, i militari dell'Arma hanno trovato alcune piante di marijuana.
LA LITE
Per ricostruire la vicenda bisogna fare un passo indietro e tornare alla scorsa settimana. Tra il 29enne e il 45enne campano non corre buon sangue. Si scambiano messaggi intimidatori al telefono e quando si vedono litigano pesantemente. Volano insulti, ma non c'è nulla che possa far prevedere che la situazione possa degenerare come succederà in seguito. È sabato sera, il 45enne napoletano è sicuro che quando incontrerà il suo rivale lo troverà da solo. Avrà campo libero per agire. E così si prepara. E si procura una pistola. La trova a casa dell'anziana madre della compagna, che vive in centro a Treviso e che talvolta accudisce in qualità di badante. L'arma è detenuta regolarmente: era appartenuta al defunto marito della donna. Poi dà appuntamento al 29enne, in un appartamento di via Biscaro, pieno centro storico della città.
IL COLPO
Il 45enne carica il Revolver calibro 22 e quando incontra il 29enne non esita ad aprire il fuoco. Il colpo trapassa il polpaccio sinistro del giovane, che cade a terra. Non perde molto sangue ma la ferita è comunque brutta. Nonostante questo la vittima decide di non chiedere aiuto alle forze dell'ordine. E non va nemmeno in ospedale. Forse ha paura, forse non vuole rivelare agli inquirenti il vero motivo del contendere.
LE MANETTE
Il giovane di Povegliano, dopo aver tentato di medicarsi da solo, non riesce più a sopportare il dolore della ferita provocata dal foro di proiettile. Brucia da morire, e c'è il rischio infezione. Così, martedì sera, si presenta in pronto soccorso a Treviso, dove i medici, come da prassi, dopo averlo medicato e sottoposto a tutte le cure necessarie (la prognosi finale sarà di una ventina di giorni) informano le forze dell'ordine del caso sospetto. I carabinieri, guidati dal comandante Stefano Mazzanti, concludono gli accertamenti nel giro di poche ore e nella notte tra martedì e mercoledì entrano nell'appartamento del 45enne. Trovano il Revolver e 3 colpi calibro 22 ma pure 11 piante di marijuana, che il campano sostiene di coltivare per semplice uso personale. L'uomo è stato quindi arrestato per lesioni aggravate, detenzione illegale di arma da fuoco e detenzione di stupefacenti ma, in attesa della convalida, la Procura non ha richiesto misure cautelari, e il 45enne è subito tornato in libertà.
Alberto Beltrame
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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