«Giù le mani dall'ex Camuzzi»

Mercoledì 23 Maggio 2018
«Giù le mani dall'ex Camuzzi»
LA POLEMICA
TREVISO Una protesta spettacolare, per dire no a progetti radicali e sensibilizzare i trevigiani alla bellezza del bastione pur nella sua forma post industriale. Il Rotary Club Treviso Nord sta mettendo a punto una grande manifestazione in difesa del bastione ex Camuzzi: sarà un'accensione di riflettori non metaforica, con tutte le mura illuminate, che vorrebbe accendere nella città la passione per questo spicchio di centro storico ancora da rigenerare.
SOTTO LA LENTE
Il club sta coinvolgendo altre associazioni della città per aprire uno spazio di riflessione sul futuro dell'area, oggi di proprietà di Alcide Setten. Cosa diventerà il bastione? Verranno rispettati i vincoli e i paletti posti dal Comune? L'amministrazione può infatti dare delle indicazioni ed esprimere dei desiderata, ma non ha gli strumenti giuridici per approvare e bocciare definitivamente il piano. Va anche detto che al momento si parla solo di vincoli urbanistici e assetto volumetrico dell'area. Il Comune ha già rispedito il progetto al mittente un mese fa: troppo attento alle esigenze ella nuvoa proprietà, poco incline a rispettare le richieste dell'amministrazione. E così, di fronte alle preoccupazioni per il progetto di riqualificazione non proprio ad impatto zero del nuovo proprietario, le forze della città di mobilitano con la decisione di illuminare il sito. Accendere così la luce sull'ex Bastione Camuzzi per ricordare la bellezza di questo angolo di città. «Avevamo avuto un pour parler con il Rotary Nord alcuni mesi fa- conferma l'assessore Marina Tazzer- l'idea era quella di posizionare dei fari per impreziosire con fasci di luce tutto il Bastione. Ho spiegato quali sono gli adempimenti necessari per un'operazione del genere. Poi, al tempo, la cosa non aveva avuto seguito. Ma può essere che con il cambio di presidenza si sia recuperato questo progetto». Tazzer ritiene che l'operazione potrebbe essere molto interessante. «E' una zona di grande fascino, nonostante l'abbandono».
LE PERPLESSITA'
E non ha mai fatto mistero di come l'attenzione di Ca' Sugana sia quella di pretendere una restituzione pubblica in termini di recupero e di verde. «All'ultimo incontro con i tecnici- ricorda l'assessore- abbiamo espresso le nostre perplessità sul progetto, a nostro avviso poco restitutivo in termini di tutela. Siamo solo alle fasi preliminari, ma l' assetto volumetrico deve dare l'immagine già ora della situazione finale». E di volumi, nella prima proposta, ce n'erano troppi. Poi però è seguito il silenzio. Tra Comune e Setten non ci sono stati ulteriori contatti. «Ma è certo che, almeno fino a che ci saremo qui noi (e dunque al 9 giugno per il momento) le risposte che avremo saranno valutate con attenzione». Sull'immaginifica protesta del club Tazzer non si esprime, anche se l'idea della luce va prima di tutto nella direzione della sensibilizzazione. «Di sicuro tutto quel che si farà nell'area deve essere estremamente ragionato e ragionevole. I tempi sono cambiati, la sensibilità è cambiata. Non vogliamo certo trovarci con un altro Carlton». Intanto il promotore dell'iniziativa, Luigi Gazzotti, da Mosca fa sapere che l'idea deve ancora essere deliberato ufficialmente ma che l'intento è quello di sensibilizzazione e di valorizzazione del bastione ex Camuzzi.
Elena Filini
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