Generalità della madre per non farsi trovare: preso latitante

Mercoledì 15 Agosto 2018
Generalità della madre per non farsi trovare: preso latitante
L'ARRESTO
TREVISO Il suo nome era finito al centro di diverse inchieste riguardanti lo sfruttamento della prostituzione e il traffico di cocaina. E in un occasione, quando venne arrestato a Treviso, quasi 10 anni fa, in esecuzione di un decreto di fermo d'indiziato di delitto, venne pure trovato in possesso di una pistola semiautomatica, un Zastava con 5 proiettili nel caricatore, che aveva utilizzato per un regolamento di conti durante il quale aveva sparato tre colpi, a scopo intimidatorio, verso un connazionale.
Per cercare di depistare le forze dell'ordine il trentenne Roland Kibja, sul quale pendeva un nuovo ordine restrittivo, in questo caso emesso dalla Procura di Pordenone, non aveva fatto altro che cambiare il cognome, scegliendo quello della madre. Un'operazione piuttosto semplice nel suo paese, l'Albania, dove modificare le proprie generalità, legalmente, non è affatto un problema. Specie se si decide di utilizzare quelle di un parente stretto.
Nonostante questo gli agenti della squadra mobile, impegnati in questo periodo in una serie di controlli mirati al periodo ferragostano, che consistono in monitoraggi costanti di soggetti già noti alle forze dell'ordine e appostamenti, supportati dalle telecamere disseminate nel territorio hanno scovato il trentenne, nei giorni scorsi, in un appartamento alle porte di Treviso.
Il cittadino albanese, alla vista degli uomini in divisa, ha esibito il suo nuovo passaporto con le generalità di Roland Ambrosa. Gli operatori non avevano però alcun dubbio sulla sua reale identità e, in esecuzione del provvedimento restrittivo emesso dall'ufficio esecuzioni penali della Procura di Pordenone (dov'era stato già arrestato, nel 2015, grazie a un rocambolesco intervento dei carabinieri che si erano calati dal tetto della sua abitazione per acciuffarlo), è stato accompagnato in carcere a Santa Bona.
«Lo stesso - precisa la questura - già nel nell'ottobre del 2009 era stato tratto in arresto in esecuzione di un decreto di fermo di indiziato di delitto emesso dal sostituto procuratore Valeria Sanzari per stupefacenti e per sfruttamento della prostituzione. In quell'occasione lo stesso era stato trovato in possesso di una pistola semiautomatica Zavasta con 5 proiettili inseriti nel caricatore che aveva utilizzato qualche mese prima del suo arresto a Mogliano Veneto esplodendo 3 colpi nei confronti di un connazionale per compiere un atto di intimidazione nell'ambito di un regolamento di conti per un vasto traffico di cocaina».
A.Belt
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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