Fuga e schianto: presi due ladri

Giovedì 17 Agosto 2017
Rubano, fuggono e si schiantano. Non è una successione casuale di eventi, ma il mini-movie della nottata di due giovani ladri, entrambi con un curriculum di tutto rispetto, arrestati martedì notte dalla polizia dopo un rocambolesco inseguimento tra Fiera e Selvana. A bordo di una Fiat Seicento, tutt'altro che un bolide,hanno provato a tenere testa alla polizia per alcuni chilometri salvo poi perdere il controllo della vettura e uscire di strada, in via Selvana. Nel bagagliaio dell'auto, risultata rubata, gli agenti hanno trovato orologi, macchine fotografiche, computer e altro materiale rubati poche ore prima in due appartamenti di Portobuffolè. Nei loro confronti è scattato l'arresto per furto aggravato, resistenza, ricettazione e arnesi atti allo scasso.
La serata di lavoro dei due predoni, Michele Hudorovic, nomade 24enne di Udine e D.P., 28enne polacco senza fissa dimora, era iniziata proprio a Portobuffolè. I proprietari di un'abbinata, due fratelli, erano stati al mare per passare il Ferragosto ma, rientrati in tarda serata, avevano trovato le rispettive abitazioni svaligiate. Era passata di là, si scoprirà più tardi, la Seicento dei due malviventi che da giorni scorrazzavano tra Veneto e Friuli con l'insospettabile utilitaria blu, rubata il 5 agosto a Cividale del Friuli.
Alle 2.10, la vettura, è stata intercettata da una pattuglia delle volanti a Fiera, all'inizio di viale IV novembre. Gli agenti, vista l'ora, hanno tentato di bloccare i due per un controllo. Il 28enne polacco, in quel momento al volante, ha spinto sull'acceleratore tentando di seminare la pattuglia. La corsa con la polizia alle calcagna, iniziata in viale IV novembre, è proseguita per via Nino Bixio, via Siora Andriana del Vescovo e via Piave. Poi i malviventi hanno svoltato a sinistra, schiantandosi su un muretto mentre tentavano di raggiungere viale Brigata Marche. Il 28enne è rimasto incastrato in auto mentre il complice è stato raggiunto da una seconda pattuglia mentre tentava di allontanarsi a piedi. In auto, oltre alla refurtiva, (tra cui il pc che ha permesso agli investigatori di risalire ai proprietari) c'erano diversi arnesi da scasso. Il sospetto è che i due, arrestati in flagrante, fossero pronti a colpire ancora.

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