Fondazione, maxi multa a un dirigente

Domenica 9 Dicembre 2018
Fondazione, maxi multa a un dirigente
IL CASO
TREVISO Aver trattato titoli finanziari, per conto di Fondazione Cassamarca, comprando e vendendo in prima persona o tramite alcuni parenti, anziché attraverso gli intermediari abilitati, unici autorizzati, per legge, ad operare su quei particolari mercati. È questa, in una sintesi estrema dei complessi meccanismi e regole del settore, l'accusa mossa dalla Consob a Mirco Grespan, responsabile dell'ufficio finanza dell'ente di piazza San Leonardo. L'autorità di vigilanza contesta al manager di aver in questo modo ottenuto profitti illeciti per 184.778 euro e, dunque, gli ha inflitto una sanzione amministrativa di 150mila euro, più un'interdizione per dieci mesi (oltre alla confisca preventiva di beni per un ammontare equivalente al guadagno contestato). Il 51enne dirigente trevigiano ha già presentato ricorso contro il provvedimento, ma si è anche dimesso dall'incarico in Fondazione.
I RUOLI
Premessa d'obbligo: in tutta la vicenda, Ca' Spineda non ha alcun addebito, né ha riportato alcun danno patrimoniale o perdita di valore dei titoli detenuti (potrebbe, però, essere chiamata a rispondere in solido qualora Grespan non saldasse la multa da 150mila euro). Seconda precisazione: non stiamo parlando del mercato borsistico principale (quello, per intendersi, dove vengono negoziate le azioni di società e industrie), bensì di mercati finanziari secondari, in questo caso specifico il Sedex. Nel suo vasto portafoglio, Fondazione Cassamarca ha investito anche in alcuni titoli di questo tipo e Grespan, per il suo ruolo, era incaricato di gestirli. Secondo la Consob avrebbe operato su 51 certificati strutturati e, nella vendita ad altre controparti, si sarebbe avvalso di conti propri o di suoi familiari, anziché affidarsi come prescritto a un cosiddetto market maker, ovvero uno degli operatori autorizzati ad agire su questo genere di mercati. Per giunta, semplificando sempre al massimo, avrebbe potuto sfruttare anche le informazioni riservate che la sua posizione gli consentiva.
LE CIFRE
Gli ispettori hanno ritenuto illecite 570 operazioni, effettuate nel corso di 158 giornate di negoziazione in un arco di tempo complessivo che va dal 4 marzo 2015 al 6 gennaio 2016. Grespan, peraltro, era un tecnico molto stimato all'interno di Fondazione e non solo. «Per questo rimaniamo convinti si tratti di un errore in buonafede - confermano ambienti di Ca' Spineda -. Probabilmente ha cercato di accelerare le operazioni, vendendo direttamente i titoli a soggetti che conosceva e sapeva interessati, anziché attendere tutta la procedura attraverso l'intermediario, male interpretando i regolamenti che, invece, vietano queste condotte». Le sanzioni definitive sono state notificate il 31 ottobre scorso, al termine di un lungo iter di atti e controdeduzioni. A quel punto il manager ha presentato le sue dimissioni e il presidente Dino De Poli le ha accettate. Le parti hanno raggiunto un accordo: Grespan resterà al lavoro fino al 31 gennaio prossimo - ovviamente senza più operare in quel campo - e poi lascerà senza esigere buonuscite.
Mattia Zanardo
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci