Fine vita dei bimbi malati di tumore prendimi per mano e lasciami andare

Lunedì 20 Febbraio 2017
Fine vita dei bimbi malati di tumore prendimi per mano e lasciami andare
Bambini di nemmeno 5 anni che volano via. Piccoli angeli. Non vengono sconfitti da malattie incurabili. No. Sono dei vincenti per come le affrontano. Ma a un certo punto non si può andare oltre.
Nel reparto di Pediatria del Ca' Foncello muoiono, in media, 4 bambini all'anno. Quasi sempre piccoli pazienti oncologici che i genitori non se la sentono di seguire a casa. Lutti devastanti per le famiglie, ma anche per l'equipe medica. Il delicatissimo tema dell'accompagnamento del fine vita dei bambini è stato al centro del convegno Prendimi per mano e lasciami andare, organizzato dall'istituto Stefanini. «Abbiamo mille ricoveri all'anno. Con una mortalità che si attesta sul 4 per mille, in linea con quella nazionale spiega il primario Paolo Grotto . Anche i bambini vanno accompagnati con dignità. Medici, infermieri e tutto il personale garantiscono un'elevata qualità di assistenza sia specialistica che psicologica. La morte di un bambino è inaccettabile per tutti». E le docenti dello Stefanini rappresentano un raggio di luce.
Importante anche la pet therapy, progetto finanziato dall'Ail. Il reparto di Pediatria conta 25 posti letto, più altri 5 per l'osservazione breve intensiva e numerosi ambulatori specifici: da quello emato-oncologico, sempre in contatto con il centro di Padova, a quello allergologico e così via. La degenza media è di 5 giorni. Oltre ai tumori, le cause più frequenti di ricovero sono infezioni alle vie respiratorie, patologie neurologiche e infezioni alle vie urinarie. Non mancano i casi di talassemia. E negli ultimi tempi è esplosa la drepanocitosi: malattia genetica del sangue molto dolorosa che porta i globuli rossi ad assumere la forma di una falce. I casi si contano a decine. «È un'anemia grave che colpisce soprattutto i bambini di origine africana conclude Grotto . I numeri sono cresciuti con l'immigrazione. È complessa da affrontare e comporta un grosso carico assistenziale». Infine, c'è la punta di diamante del servizio specialistico guidato da Mirco Ros per l'assistenza ai bambini colpiti dalla fibrosi cistica: uno dei poli di riferimento del Veneto assieme al centro di Verona.

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