Eliminata l'aiuola dello spaccio applausi anche dal sindaco Pd

Sabato 21 Luglio 2018
SICUREZZA
TREVISO I cespugli dello spaccio davanti all'ex caserma Serena non ci sono più. Il Comune ha fatto piazza pulita. Il sindaco leghista Mario Conte bada al sodo. Incassando anche l'applauso della sua collega di Casier, Miriam Giuriati, del Partito Democratico: «Quando uno fa bene, bisogna dirlo. Oltre ai partiti. Ringrazio Conte anche a nome di tutti i cittadini di Casier».
TOLLERANZA ZERO
Ieri mattina gli operai inviati da Ca' Sugana hanno fatto tabula rasa sull'aiuola all'incrocio tra via Zermanese e viale Pindemonte, a due passi dall'ingresso dell'ex caserma, uno dei maggiori centri di accoglienza per profughi del Veneto. Nemmeno 24 ore prima il sindaco Conte aveva osservato da vicino il blitz della polizia locale con i cani antidroga contro lo spaccio di stupefacenti. Sono stati perquisiti una sessantina di richiedenti asilo. Probabilmente avvisati dei controlli da delle sentinelle, nessuno si era fatto trovare con dosi addosso. Ma proprio sotto i cespugli in mezzo all'incrocio sono saltati fuori 300 grammi di marijuana. E così, dopo aver fatto sparire le fioriere di porta Altinia, adesso Conte ha tolto di mezzo anche gli arbusti davanti all'ex Serena, visti come un altro deposito di sostanze stupefacenti, e non solo. Come il giorno prima, anche ieri il sindaco ha assistito in diretta alle operazioni davanti all'ex caserma, accompagnato da Sandro Zampese, assessore ai lavori pubblici, e Giancarlo Iannicelli, presidente del consiglio comunale. «Fino a ieri in questo posto sporcavano, bivaccavano e spacciavano. Da oggi, invece, nasce un bellissimo prato verde mette in chiaro il primo cittadino la nostra è stata un'azione puntuale, mirata, in un luogo che era diventato un punto degradato della città. Sotto questi cespugli, oltre a spacciare, le persone bivaccavano e facevano anche i loro bisogni. Il tutto a dieci metri dalle prime case dei nostri cittadini». «Non c'è nessuna intenzione di andare a togliere aree verdi. Anzi, le andremo a migliorare e a incrementare aggiunge ma tutti quei luoghi che diventano punti di deposito e interscambio della droga verranno liberati, come accaduto qui. Preciso che la richiesta era già pervenuta agli uffici. E credo che anche il sindaco di Casier sia d'accordo sull'operazione».
IL CONSENSO
Ed è proprio così. La conferma arriva direttamente dalla Giuriati. «Ringrazio il sindaco di Treviso per l'immediato e risolutivo intervento spiega avevamo più volte segnalato il bisogno di pulire quell'area. I cittadini si lamentavano. Essendo nel territorio di Treviso, non potevamo farlo noi. In passato erano state tagliate alcune fronde. Ma ora è stata finalmente fatta una vera pulizia. Devo dire bravo a Conte. E' intervenuto bene e in poco tempo». Strano che un sindaco della Lega incassi parole del genere da una collega del Pd? «No. Io guardo da sempre al tipo di lavoro svolto, non ai partiti chiarisce la stessa Giuriati se vengono fatte cose buone, faccio i miei complimenti, in modo indipendente dalle casacche». Anche dalla maggioranza di palazzo dei Trecento sottolineano la bontà dell'operazione contro i cespugli dello spaccio. E non mancano le punture indirizzate proprio al sindaco di Casier. «Né Manildo né tanto meno la Giuriati si sarebbero mai sognati di fare una cosa del genere per non turbare la Prefettura dice Davide Acampora, capogruppo di Forza Italia il tabù è stato finalmente sfatato da questa nuova stagione di rinnovamento amministrativo. E finalmente i nostri agenti della Polizia Locale hanno ritrovato il ruolo di un tempo, che avevano dimenticato da cinque anni: non solo quello legato alla circolazione ma anche quello di attori principali nel presidio del territorio con importanti compiti di sicurezza e lotta al traffico di stupefacenti». Ieri, a dire il vero, alcuni residenti si sono timidamente lamentati perché dopo il taglio degli arbusti ora dalle loro finestre vedono solo l'ex caserma. Ma la maggior parte è con Conte. Anzi, lo invitano ad ampliare il raggio d'azione. «E' stato eliminato un punto nevralgico della raccolta e dello spaccio di droga sottolinea Domenico Piccoli adesso servono ulteriori controlli dentro l'ex caserma, lungo la siepe di viale Pindemonte e sulla facciata del cimitero».
Mauro Favaro
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