E a gennaio nasce la mega Usl

Domenica 4 Dicembre 2016
E a gennaio nasce la mega Usl
Niente da fare. I vertici dell'Usl di Treviso hanno fatto di tutto per riuscire a posare la prima pietra della nuova cittadella sanitaria del Ca' Foncello entro Natale. Ma così non sarà. L'appuntamento è slittato ancora. All'inizio dell'anno prossimo, spera il direttore generale Francesco Benazzi. Ma si potrebbe arrivare anche verso l'estate. La cosa era nell'aria. Vero che si sta parlando di un'opera da 250 milioni in project financing. E che quindi bisogna andare con i piedi di piombo. Ma i passaggi tecnici sembrano non finire davvero mai. Basti pensare che sono passati oltre quattro anni da quando, nell'ottobre del 2012, è stata timbrata l'aggiudicazione provvisoria dei lavori. Lo scorso dicembre l'ex direttore generale Giorgio Roberti salutò l'Usl di Treviso con la firma del contratto con Ospedal Grando, società che costruirà il nuovo ospedale. Ma un anno non è bastato per concludere la progettazione esecutiva, ottenere l'okay per la valutazione di impatto ambientale (Via) e chiudere l'ultima e definitiva conferenza dei servizi con tutti gli enti interessati. Il progetto della nuova cittadella è stato presentato pubblicamente il 10 ottobre. L'iter per ottenere la Via, però, passaggio indispensabile, era partito solo sei giorni prima. All'interno del Ca' Foncello è già stato allestito il blocco di container che ospiterà il quartier generale dei cantieri. Ma le cose vanno per le lunghe.
«Non ci sono ancora novità ammette Benazzi adesso stiamo cercando di dare il colpo di coda finale. Vediamo come va. Contiamo di poter posare la prima pietra all'inizio dell'anno prossimo». Questo non sarà che il punto di partenza. Ci vorranno tre anni per tirare su il primo monoblocco: un parallelepipedo di sei piani che ingloberà e amplierà l'attuale stabile d'ingresso del Ca' Foncello. Sarà il cuore pulsante del nuovo ospedale. L'obiettivo realistico è di ultimarlo entro la fine del 2020. Nei quattro anni successivi i lavori verranno gradualmente completati con le demolizioni dei vecchi stabili e gli spostamenti nei nuovi locali. Sempre ammesso che non ci siano altri intoppi. La nuova cittadella sanitaria inizierà quindi a prendere forma assieme alla nuova Usl unica della Marca. Alla luce della riforma regionale, da gennaio le tre attuali aziende sanitarie di Treviso, Asolo e Pieve di Soligo si fonderanno infatti in un'unica organizzazione. Una mega-Usl con un bilancio di oltre 1,6 miliardi, sei ospedali, circa 10mila dipendenti e un bacino di quasi 900mila cittadini che per alcune specialità, comprendendo anche il territorio di Belluno, supererà quota un milione. Un gigante che porterà in dote una riorganizzazione e una maggiore specializzazione degli ospedali.
«A gennaio saremo pronti a partire», assicura Benazzi, direttore generale in pectore della nuova Usl provinciale. Ormai è scattato il conto alla rovescia.

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