Due furti in due mesi: Coin nel mirino dei malviventi

Venerdì 20 Aprile 2018
IL RAID
TREVISO Dimitri Coin adesso si sente nel mirino. I ladri hanno messo a segno due colpi nel giro di soli due mesi nell'abitazione del segretario provinciale della Lega, da poco eletto in Parlamento, che si trova nella zona di Santa Maria Maggiore. Il primo furto risale all'inizio di febbraio. In quell'occasione i malviventi avevano rubato tutto ciò che era capitato loro a tiro: monili, gioielli, orologi e pure le catenine dei figli. Per un bottino di diverse migliaia di euro. E alla fine se n'erano andati lasciando la casa a soqquadro. Sembrava un colpo in un appartamento come purtroppo ce ne sono molti altri.
IL RITORNO
Ma nel pomeriggio di Pasqua, il primo aprile, i ladri si sono intrufolati di nuovo nella casa del centro dove Coin vive con la sua compagna. Hanno approfittato delle ore in cui la famiglia era andata a mangiare dalla madre del segretario della Lega a Badoere, frazione di Morgano. Stavolta, però, non hanno rubato nulla. Niente di niente. Sono entrati forzando la porta e si sono limitati a rovesciare un paio di cassetti. Questo, paradossalmente, è l'aspetto più inquietante. A entrare in azione potrebbero essere stati gli stessi ladri della prima volta. Ma come mai al secondo passaggio non hanno portato via nulla, nemmeno le cose che erano in bella vista? L'altra domanda riguarda la scelta dell'appartamento: perché sono andati a colpo sicuro su quello di Coin, senza mai provare a entrare in un altro dei sei appartamenti che compongono la stessa palazzina? Il fatto che tra un furto e l'altro fossero state cambiate le serrature non li ha fermati. A fronte di questi interrogativi senza risposta, c'è il timore che i malviventi abbiamo semplicemente voluto dare un duro segnale al segretario della Lega: possiamo entrare in casa tua quando vogliamo.
LE INDAGINI
Nei giorni scorsi Coin ha sporto denuncia per entrambi i furti. Ci sono dei sospetti. A quanto pare, infatti, un vicino di casa del politico trevigiano avrebbe incrociato sulla scala della palazzina, proprio nel pomeriggio di Pasqua, verso le 18, due giovani donne nomadi. Stando alle indiscrezioni, sarebbe anche in grado di riconoscerle. Il fatto è stato segnalato alle forze dell'ordine. In quella zona del centro storico, però, non ci sono telecamere del sistema di videosorveglianza. E sono poche anche quelle delle attività private. Di conseguenza il passaggio dei ladri non sarebbe stato immortalato da nessun occhio elettronico. Così risalire alla loro identità ora sembra impresa davvero ardua.
Mauro Favaro
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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