«Docenti di sostegno allo sbaraglio ci rimettono gli studenti autistici»

Giovedì 15 Novembre 2018
IL CASO
TREVISO «I ragazzi autistici a scuola sono abbandonati. Anzi, peggio, vengono affidati a insegnanti di sostegno mandati allo sbaraglio, senza preparazione. Continuare così vuol dire non capire che si fa del male profondo alle persone con disabilità, compromettendo ulteriormente la situazione. C'è anche questo, purtroppo, tra gli effetti del precariato nel mondo della scuola. E l'ignoranza in merito all'autismo di alcuni prèsidi e di chi assegna le cattedre non fa che peggiorare le cose». Mario Paganessi, direttore generale di Oltre il Labirinto di Treviso, fondazione che si occupa di tutelare e supportare le persone autistiche e le loro famiglie, non le manda a dire.
LE DIFFICOLTA'
A portare prepotentemente a galla a livello nazionale il nodo mai risolto dell'assenza di insegnanti di sostegno specializzati è stato il caso - raccontato da Il Gazzettino - di Giorgio Pavan, musicista 39enne e docente precario di violino, ieri intervistato anche su Radio24: si è licenziato dopo una sola settimana di lavoro in una scuola media trevigiana perché per lui, che aveva un solo anno di sostegno alle spalle, seguire la ragazzina autistica, autolesionista, che gli era stata affidata si era rivelato troppo complesso.
LE REAZIONI
«Quello del docente è un gesto che apprezziamo tantissimo: ha alzato la mano e detto che non era sufficientemente formato per seguire una persona con queste problematiche spiega Paganessi ciò che è intollerabile è che il preside gli abbia risposto che il lavoro è lavoro e che la gavetta da insegnante precario prevede pure queste cose. Vuol dire non capire nulla. Un preside così è inadeguato a gestire tali situazioni». Una visione condivisa anche da Dario Ianes, docente universitario di Pedagogia e Didattica speciale, direttore della rivista Difficoltà di apprendimento: «Onore al professore ha scritto sulla sua pagina Facebook e disonore a chi si ostina a non affrontare le difficoltà del sostegno in modo serio e radicale. Ma ci deve scappare il morto?». Difficoltà del genere, purtroppo, sono molto più frequenti di quello che si può pensare. «A scuola un ragazzo su cento è autistico. Stiamo parlando di una disabilità importante sottolinea Paganessi in alcuni casi siamo andati noi stessi a protestare con dei prèsidi perché gli insegnanti di sostegno non erano preparati. Ma loro ci hanno detto che avevano le mani legate: se non se ne andava il professore di propria sponte, non si poteva fare nulla. È un problema che va risolto». A scanso di equivoci, va detto che nel mondo della scuola ci sono comunque tanti insegnanti di sostegno preparati, che danno anima e corpo per i ragazzi. E a questo ha contribuito anche la stessa fondazione Oltre il Labirinto, che negli ultimi quattro anni in collaborazione con l'ex Usl di Pieve di Soligo ha formato centinaia di docenti mettendo a disposizione di tasca propria una serie di professionisti e specialisti. Le difficoltà, insomma, ci sono. Ma non sono insormontabili.
Mauro Favaro
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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