Dimentica il freno a mano: l'auto in bilico sull'argine

Martedì 19 Giugno 2018
Dimentica il freno a mano: l'auto in bilico sull'argine
IL CASO
SILEA «Non so come abbia fatto a non cadere in acqua la macchina: è contro ogni legge della fisica». Una spiegazione tecnica di sicuro ci sarà ma di certo può ritenersi a dir poco fortunato il giovane proprietario della Mercedes rimasta in bilico domenica sera sull'argine del porticciolo di Silea, davanti all'osteria da Nea. La vettura, recuperata dai vigili del fuoco prima che fosse troppo tardi, è stata salvata da due cose: la bitta a terra, alla quale si è agganciata la gonnella della vettura, e la briccola in acqua, alla quale si è appoggiata.
Ma cos'era successo? Niente di troppo insolito, a quanto pare, da queste parti: semplicemente il conducente, sulla ventina, si era dimenticato di tirare il freno a mano prima di scendere alla Mercedes. E non aveva avuto nemmeno l'accortezza di lasciare la vettura in marcia. Va da sé che la pendenza della strada ha fatto sì che la vetture scendesse lemme lemme verso il Sile.
La Mercedes si sarebbe di sicuro inabissata nel fiume andando a far compagnia a qualche burcio non fosse stato per la bitta e per la briccola. Certo che l'equilibrio raggiunto (nella foto qui a fianco l'auto è già in fase di recupero di buon mezzo metro) aveva dell'incredibile a detta di chi ha assistito al tutto.
«La macchina era per tre quarti in acqua e per un quarto sulla banchina: non so come abbia fatto a non precipitare giù, forse aveva qualcosa di pesante nel bagagliaio - racconta Gianmarco, un ragazzo che domenica sera, erano circa le 22.30, si trovava da Nea - . Il proprietario non c'era ancora quando sono arrivato io. Poi si è presentato questo ventenne che un po' spavaldo, probabilmente perchè imbarazzato, ha cominciato a chiedere divertito cosa dovesse fare. L'amico con lui proponeva addirittura di sedersi sul retro per fare leva: chissà come sarebbe andata a finire».
La soluzione era ovviamente quella più semplice: chiedere aiuto ai vigili del fuoco. E così è stato. Ma non è andata così bene ad altri automobilisti che negli anni hanno commesso lo stesso errore al porticciolo di Silea. Senza dimenticare la tragedia del 1990, quando una coppia di pensionati di Carbonera, dopo un pranzo tra amici, annegò nel fiume intrappolata nell'Alfasud finita fuori strada al termine di una maledetta retromarcia.
Alberto Beltrame
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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