Diktat di Conte «Pulite tutto dalla Serena alla stazione»

Mercoledì 15 Agosto 2018
LA RICHIESTA
TREVISO Nova Facility, cooperativa che gestisce il centro d'accoglienza all'ex caserma Serena, ripulirà dall'immondizia presente l'area che dalla tangenziale arriva fino alla zona della stazione ferroviaria. Ma non solo: porterà via i rifiuti anche dal cantiere in disarmo di via Zermanese e dai locali abbandonati che si trovano dietro l'ex caserma. Infine allestirà un servizio di educatori di strada da affiancare ai quotidiani giri della polizia locale in via Roma e zone limitrofe. Tutte aree frequentate dai richiedenti asilo ospiti nell'ex struttura militare. Questo il contenuto di un accordo sottoscritto ieri durante l'incontro a Ca' Sugana tra il presidente della cooperativa Gianlorenzo Marinese e il sindaco Mario Conte.
IL FACCIA A FACCIA
Le premesse, in realtà, non erano delle migliori ma, alla fine, tra Marinese e Conte l'intesa è stata presto trovata. L'argomento del faccia a faccia è ruotato attorno alla gestione dei richiedenti asilo ospitati nell'ex caserma Serena. Il sindaco ha prima evidenziato alcuni problemi - la pulizia delle strade che portano all'ex caserma troppo spesso utilizzate come vero e proprio immondezzaio dai ragazzi che rientrano dalla città e la tendenza a trasgredire norme e regole anche solo per poca conoscenza - poi ha chiesto a Marinese di provvedere: «Bisogna ripulire l'area attorno alla caserma. O lo fate voi, o dal primo settembre mando Contarina a farlo, ma a spese vostre». A dire il vero non c'è stato bisogno di minacciare particolari ritorsioni, Marinese è arrivato dal sindaco con tutta l'intenzione a collaborare, come del resto ha sempre fatto anche con la precedente amministrazione. In un clima del genere l'accordo è stato presto raggiunto.
GLI ACCORDI
«È stato messo tutto nero su bianco - conferma il sindaco - Nova Facility si è presa l'impegno di ripulire tutte le aree individuate durante i sopralluoghi e indicate dai residenti. E ho anche chiesto che tornino gli educatori di strada: li voglio vedere ogni giorno nei giardini di Sant'Andrea o in via Roma, in tutte quelle zone frequentate dai richiedenti asilo. Dovranno aiutare la polizia locale, spiegando ai ragazzi cosa si può e cosa non si può fare qui da noi». E non dovranno essere interventi saltuari, sporadici: «Starò particolarmente attento, si sono presi l'impegno di portare avanti questi servizi e mi aspetto che lo facciano con regolarità». E infine Conte ha chiesto una verifica sui residenti nell'ex caserma: «A me risultato 700 ospiti, a loro meno di 400. Abbiamo deciso di verificare elenchi alla mano i nomi di chi è dentro e di chi non c'è più. La cooperativa manda regolarmente tutta la documentazione, ma ha accettato di fare anche questo controllo ulteriore».
TUTTI NEL MIRINO
L'incontro con Nova Facilty è stato solo il primo. Il sindaco ha intenzione di convocare anche gli altri gestori dell'accoglienza in città e nei comuni limitrofi, oltre ai sindaci: «Tutti dovranno prendersi le proprie responsabilità - assicura il sindaco - così come hanno fatto i dirigenti di Nova Facility, che si sono dimostrati molto disponibili e aperti al dialogo. I richiedenti asilo ospiti delle varie associazioni o presenti nei comuni vicini, alla fine ricadono sempre su Treviso. I ragazzi vengono in città e quindi è giusto che la loro gestione coinvolga tutti. Ho chiesto appuntamenti anche ai sindaci: vorrei che almeno fossero rispettati alla lettera i protocolli firmati con la Prefettura».
Paolo Calia
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