Conte unico candidato sicuro

Martedì 14 Novembre 2017
COMUNALI 2018
TREVISO La trattativa tra Lega e Forza Italia parte da un punto fermo: la candidatura a sindaco di Mario Conte non si tocca. E con questa condizione sul tavolo i margini per una mediazione sono estremamente ristretti. Tutti i segnali che arrivano dal Carroccio, ufficiali e non, vanno in un'unica direzione: la corsa del giovane capogruppo è partita e indietro non si torna. Per Conte si sono spesi tutti, da Matteo Salvini in giù. Il governatore Luca Zaia ha garantito la presenza dalla sua lista, Dimitri Coin e Gianantonio Da Re hanno ribadito che il candidato è e resta lui. E allora la domanda è una sola: su cosa verte la trattativa con Forza Italia e con Andrea De Checchi, candidato sindaco azzurro?
IL CONFRONTO
Al K3 vorrebbero veramente correre a Treviso con un centrodestra compatto e sperano che Forza Italia rientri nei ranghi e accetti delle contropartite per rinunciare al candidato sindaco. E a livello provinciale gli azzurri, sotto sotto, sarebbero anche disposti ad accettare. Le idee invece sono diverse a Padova, dove i vertici del partito di Silvio Berlusconi intendono giocare un'altra partita. Il commissario Adriano Paroli è convinto che la candidatura di De Checchi sia la migliore possibile: fargli cambiare idea non sarà semplice. E il pallino della trattativa ce l'ha in mano lui. L'impressione è che Forza Italia potrebbe veramente andare da sola al primo turno garantendo però l'appoggio totale a Conte nel caso dovesse andare lui al ballottaggio. Una formula che però a Treviso piace poco.
IL FUTURO
Entro la fine di questa settimana Conte e De Checchi si incontreranno aprendo un dialogo parallelo a quello delle segreterie. I due vanno d'accordo e hanno idee sulla città piuttosto simili, parlare non è quindi un problema. La questione è quello che verrà deciso a livello regionale. A oggi è difficile pensare a un De Checchi disposto ad accettare il ruolo di candidato sindaco, più facile che la sua disponibilità verso il partito venga premiata in altro modo, magari con una candidatura alle prossime politiche nel collegio uninominale di Treviso. Forza Italia intende comunque giocarsi al meglio uno dei suoi esponenti migliori.
COSA FARÁ LO SCERIFFO?
E poi resta il nodo Gentilini. Lo Sceriffo è ancora fermo, non ha garantito l'appoggio a nessuno. Non sosterrà di certo Conte, che ha definito a più riprese traditore, e dopo averlo benedetto non ha nemmeno politicamente sposato De Checchi. Resta in attesa. Sabato scorso, durante un pranzo in un agriturismo sul Montello alla presenza di un gruppo ristretto di imprenditori, ha confidato che secondo lui Lega e Forza Italia finiranno con il ritirare i rispettivi candidati per puntare su un terzo personaggio più trasversale. E ha buttato sul piatto, nuovamente, il nome dell'assessore regionale Federico Caner. Questa ipotesi però non trova conferme.
SELEZIONI
Di sicuro comunque la Lista Gentilini, nel 2018, ci sarà. In questi giorni i pretoriani dello Sceriffo hanno cominciato a selezionare i possibili trentadue candidati consiglieri. E se Lega e Forza Italia, alla fine dovessero trovare un accordo, i gentiliniani si ritroverebbero da soli e potrebbero presentare un proprio candidato (si dice Giuseppe Basso) sostenuto da almeno un'altra civica e da una lista dei tosiani di Fare. Ma anche questa, al momento, è un'ipotesi tutta da verificare.
Paolo Calia

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