Commessa aggredita: «Serve più sicurezza»

Mercoledì 24 Ottobre 2018
Commessa aggredita: «Serve più sicurezza»
L'APPELLO
TREVISO «Azienda e Comune incentivino la sicurezza». È l'appello dei sindacati Filcams Cgil e Fisascat Cisl, intervenuti sul caso del trentenne nigeriano che sabato sera ha aggredito una commessa del Panorama strizzandole il seno fino a farla urlare dal dolore. L'uomo, subito intercettato e bloccato dalla polizia, era stato protagonista di un altro episodio, avvenuto pochi giorni prima, lunedì, nel quale aveva assalito una mamma di origini mediorentali che stava uscendo dalla caffetteria del supermercato con il suo bimbo di appena un anno in braccio. Le era piombato alle spalle e aveva tentato di soffocarla con il foulard che la donna si stava sistemando in testa.
Filcams e Fisascat hanno chiesto un incontro urgente con l'azienda: l'obiettivo è migliorare la sicurezza per tutelare sia clienti che personale. «Siamo vicini alla lavoratrice e ai lavoratori - afferma Nadia Carniato, segretaria generale della Filcams Cgil di Treviso, unitamente a Massimo Boscaro della Fisascat Cisl Belluno Treviso - non è la prima volta che si verifica un caso di questo tipo, un'aggressione di stampo sessuale che segue quella brutale di lunedì scorso ai danni di una cliente in parcheggio. Per questo, da tempo abbiamo sollecitato la dirigenza di Pam Panorama affinché incentivi la protezione e la sicurezza, specie negli orari di apertura e chiusura, quando i dipendenti rimangono più isolati, tramite magari l'utilizzo di guardie giurate».
«Bisogna domandarsi come proteggere commesse e commessi. È evidente - continuano i sindacalisti - che a Treviso ci sia un problema innanzitutto di rispetto nei confronti dei lavoratori del commercio, che va dai piccoli furti, in particolare a opera di minori, nei negozi di abbigliamento, fino all'aggressione verbale, fisica e sessuale che abbiamo visto negli ultimi tempi». «Per quanto riguarda Panorama - sottolineano Carniato e Boscaro -, ricordiamo anche la questione della vendita di alcolici nello store in centro storico, dove siamo intervenuti per tutelare dipendenti costretti a subire pressioni da parte di avventori dediti solo all'acquisto di alcool. Estendiamo l'invito anche alle istituzioni per garantire maggior sicurezza pubblica per lavoratori e clienti».
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