Colomban lascia la giunta Raggi «Compito finito»

Giovedì 22 Giugno 2017
TREVISO (m.f.) Massimo Colomban ha un piede e mezzo fuori dalla giunta 5 Stelle di Virginia Raggi a Roma. «A settembre conto di ritornare in toto alle mie attività annuncia l'imprenditore, patron di Castelbrando il mio è un assessorato di scopo, quindi a tempo, sto completando tutta la riorganizzazione della governance delle partecipate. Il gruppo di lavoro va avanti spedito, il dossier è a buon punto, presto lo presenteremo». L'imprenditore trevigiano, vicino a Casaleggio, fondatore di Permasteelisa e negli anni scorsi trait d'union tra il Movimento 5 Stelle e la galassia delle piccole e medie imprese della Marca e del Veneto, era arrivato nella Capitale lo scorso dicembre. Con un obiettivo preciso e all'apparenza enorme: mettere ordine nelle società di un municipio, a partire da Ama e Atac, che ha un debito da 13 miliardi di euro. A quanto pare ha fatto quel che doveva. Fino a un certo punto, almeno. Dato che i bilanci delle partecipate non dovrebbero raggiungere il pareggio neppure quest'anno a causa di debiti e accantonamenti vari. Il suo primo comandamento è stato quello di fare le cose andando con i piedi di piombo ed evitando passi più lunghi della gamba. Fatto sta che a settembre la sua missione capitolina dovrebbe terminare. Cioè tra poco più di tre mesi.
Una perdita che si annuncia pesante per i delicati equilibri della giunta 5 Stelle. «Tutti siamo utili, nessuno è indispensabile» sottolinea lui, sornione. Il suo ingresso nella squadra è stato più agevole del previsto. Colomban si è calato nel ruolo e ha lavorato accanto alla Raggi, di cui ha un'ottima considerazione, senza mai scivolare fuori dalle righe. Si chiude così un capitolo del libro cominciato il 10 febbraio 2013, giorno del primo incontro ufficiale al Bhr di Quinto tra l'imprenditore di Castelbrando e Beppe Grillo, accompagnato allora da Gianroberto Casaleggio. All'epoca Colomban era a capo della Confapri, rete di imprese arrivata a proporre un manifesto per uscire dalla crisi. E in quell'occasione fece il padrone di casa, introducendo Grillo e Casaleggio a imprenditori e rappresentanti delle associazioni di categoria locali. Con un solo argomento all'ordine del giorno: le misure per rilanciare l'economia. Da lì è nato un rapporto stretto con i vertici pentastellati che ha via via iniziato ad assumere anche contorni politici. Fino alla nomina ad assessore a Roma. Ora la storia volge al termine. Ma non è detto che per Colomban coincida con la fine dell'esperienza con il Movimento 5 Stelle.

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