Classi pollaio: superiori a numero chiuso

Sabato 18 Novembre 2017
IL PIANO
TREVISO Numero chiuso alle superiori. La Provincia e l'ufficio scolastico di Treviso hanno raggiunto l'accordo. Gli istituti non dovrebbero accettare nuove iscrizioni nel momento in cui vengono superati i limiti di capienza degli edifici. Sulla carta la regola c'è già. Ma nelle scuole della Marca emergono periodicamente situazioni di sovraffollamento. A dirlo è lo stesso Sant'Artemio, cioè l'ente chiamato a garantire la sicurezza dei plessi. «Alcune scuole presentano criticità in quanto gli edifici risultano saturi rispetto al numero degli studenti accolti, tenuto conto anche del numero delle rispettive classi è il quadro fatto in Provincia la sofferenza per la carenza di spazi è a volte causa di rimostranze e azioni dimostrative spesso negative per le istituzioni e per gli stessi studenti».
LA STRETTA
Gli esempi non mancano. Uno su tutti: la succursale del Duca degli Abruzzi, piccoli stabile nel campus di San Pelajo che ospita circa 800 ragazzi. Nel tempo è stato ribattezzato come pollaio. Questo già la dice lunga. Da qui la decisione del Sant'Artemio e dell'ex Provveditorato di siglare un accordo per evitare la formazione di nuove classi sovraffollate. La firma dovrebbe arrivare entro la fine dell'anno. Ma il presidente Stefano Marcon ha già dato l'okay al testo che prevede limiti precisi nell'uso degli spazi delle scuole. Oggi le superiori del trevigiano ospitano esattamente 39.585 studenti. L'obiettivo è distribuirli meglio. A riguardo l'ufficio scolastico provinciale guidato dalla dirigente Barbara Sardella gioca un ruolo fondamentale. Spetta infatti a questo ultimo autorizzare di anno in anno il numero delle classi sulla base delle proposte avanzate dalle stesse scuole.
I CRITERI
Su questo fronte ora si prospetta una stretta. Non data a caso, ma seguendo alla lettera i cosiddetti piani di utilizzazione degli edifici scolastici redatti dalla Provincia. L'ufficio potrebbe essenzialmente tagliare il numero di classi richieste dalle scuole. In particolare le prime. Questo vuol dire che nei prossimi anni qualche istituto superiore dovrà limitare il numero delle iscrizioni. Come si deciderà chi accogliere? Se si prevedono troppe iscrizioni, la scuola è chiamata a definire dei criteri di precedenza nell'ammissione. Accogliendo anche semplicemente chi arriva prima. Oppure chi abita entro una certa distanza dalla scuola stessa. E così via. L'ex provveditorato guiderà i ridimensionamenti gestendo ad hoc le autorizzazioni di classi prime e terze, attraverso un piano specifico di rientro e contenimento.
Mauro Favaro
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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