Cinque anni per uno sfratto investitori stranieri in fuga

Sabato 17 Novembre 2018
Cinque anni per uno sfratto investitori stranieri in fuga
IL CASO
TREVISO «Cinque anni per le esecuzioni immobiliari su pignoramento? Troppi. Arrivederci e grazie». È la risposta data nel 2016 da uno studio legale inglese che, per conto di investitori d'Oltremanica, aveva avviato un sondaggio per verificare le opportunità del mercato immobiliare in provincia di Treviso. Sono ancora gli anni della stagnazione, compravendite quasi sotto zero e soprattutto nei centri più grandi della Marca ci sarebbe bisogno di una trasfusione di capitali e iniziative nel settore, che ancora si lecca le ferite della recessione che ha travolto 6 aziende su 10 del comparto. Ma il 2016 è anche l'anno in cui non si è ancora fermata la crisi di liquidità delle famiglie e di conseguenza le sofferenze, anche sui mutui. Su cui le banche, in garanzia, mettono l'ipoteca che consente eventualmente di arrivare al pignoramento del bene se il proprietario non ce la fa più a pagare.
QUALI GARANZIE?
In un quadro ancora piuttosto instabile gli inglesi vogliono capire quali siano le garanzie, anche a livello giudiziario, per proteggere i propri investimenti e mettere al sicuro i crediti. E chiedono una relazione allo studio dell'avvocato Massimo Sonego, presidente dell'Ordine degli avvocati di Treviso. L'esito del sondaggio esplorativo ha come risultato quello di far volare gli investimenti britannici altrove. Perché per quanto riguarda le esecuzioni immobiliari su pignoramento il Tribunale di Treviso è maglia nera a livello regionale: 5 anni i tempi medi per arrivare a spossessare il debitore insolvente e solo oggi vengono calendarizzate al 2019 le udienze per le esecuzioni relative a pignoramenti iniziati nel 2015.
TEMPI ECCESSIVI
«Lungaggini che fanno fuggire gli investitori e portano via capitali - lamenta proprio Sonego - perché la sezione delle esecuzioni immobiliari del Tribunale di Treviso è in affanno e gli atti telematici finiscono sui tavoli dei giudici solo in prossimità, se non oltre, le scadenze fissate». Servirebbe accorciare i tempi delle procedure ma, spiega il presidente dell'ordine «incide la carenza di personale amministrativo».
LE CARENZE
«Si parla di processo civile telematico e informatizzazione rimarca - ma qui manca, molto semplicemente, il personale amministrativo che, dove c'è, spesso è prossimo alla pensione e non viene rimpiazzato». Il tema, che sarà al centro della discussione nell'incontro degli avvocati del Nord Est che si svolgerà questa mattina alle 10 presso il Muso Bailo di Treviso, è per Sonego «di estrema importanza e urgenza». «Perché - spiega - ha delle ripercussioni economiche decisamente negative dato che senza la certezza di potersi garantire i crediti in tempi accettabili gli investitori, soprattutto quelli stranieri, tirano il freno a mano». E scappano.
Denis Barea
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci