Cento in marcia per i senza dimora

Mercoledì 18 Ottobre 2017
L'INIZIATIVA
TREVISO Via della povertà passa anche per il centro storico. Oltre cento persone hanno partecipato ieri sera alla marcia dei senza dimora. Il gruppo è partito alle 19.30 dalla sede della Caritas ed è arrivato nel dormitorio di via Pasubio. Esattamente la strada percorsa ogni giorno dai senza tetto che mangiano nella mensa della Casa della Carità e che poi raggiungono a piedi la struttura comunale per passare la notte. In via Pasubio sono stati accolti da un concerto di Gerardo Pozzi, cantautore e pianista, vincitore della 13esima edizione del premio nazionale intitolato a Fabrizio De Andrè. Le canzoni si sono alternate alla lettura di racconti legati alla vita dei senza dimora. Come i viaggi in tram fatti da Caio Casagrande a Vittorio Veneto. In realtà si tratta di un autobus. Ma a Vittorio tutti lo indicano come tram. Ed è proprio a bordo di questo che Caio è mancato, ormai tre anni fa.
LA STORIA DI CAIO
«Mi siedo al solito posto aveva scritto in una lettera prima di morire con il finestrino sulla sinistra, perché riesco a vedere il verde delle colline e l'azzurro del cielo e a perdermi lì dentro con lo sguardo». Quando morì, seduto al suo posto, nessuno si accorse di nulla. Quel giorno Caio fece sei volte il giro della città. «Nessuno si avvicinò hanno ricordato gli operatori di strada e i volontari alla fine del turno l'autista per scrupolo professionale andò vicino al corpo di Caio. Lo sfiorò. E lui chinò il capo». L'obiettivo della Notte dei senza dimora è proprio quello di sensibilizzare tutti per fare in modo che casi del genere non si ripetano più. Non è semplice. Ci sono molte persone che vivono per strada. Al dormitorio di via Pasubio fanno il possibile con i loro 22 letti. Da aprile a fine settembre sono passate per la struttura di Treviso esattamente 103 persone. Molti profughi senza più un posto dove andare. E Sant'Egidio sottolinea che ci sono almeno altre 60 persone che hanno ottenuto lo status di rifugiato o la protezione sussidiaria, uscendo immediatamente dai programmi di accoglienza, che ogni notte dormono sotto le stelle nell'area dell'Appiani. «L'unico modo per venire a capo del problema sottolinea Fabio Tesser della cooperativa La Esse è fare in modo che anche i Comuni vicini a Treviso diano il loro contributo». Intanto una mano arriverà da Conegliano. Qui venerdì aprirà i battenti un nuovo dormitorio con 8 letti gestito da Caritas e Croce Rossa. È la seconda struttura del genere in provincia. La disponibilità di posti non è di poco conto. Archiviato il primo appuntamento della Notte dei senza dimora, adesso si attende l'evento di sabato, quando al dormitorio di via Pasubio andrà in scena una sorta di Open day. Dalle 9.30 alle 18.30 un gruppo di artisti colorerà le pareti dell'ex scuola con disegni, dipinti e illustrazioni sulla vita quotidiana nel dormitorio, vista in chiave ironica. L'iniziativa verrà sviluppata in collaborazione con il Treviso Comic Book Festival, la compagnia artistica Artescalza, Aps Prisma e il collettivo artistico Super Squalo Terrore. I gruppi metteranno a disposizione la loro creatività. Le porte saranno aperte anche a tutti i cittadini che vorranno partecipare e dare una mano.
Mauro Favaro
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