Caproni, lo sconosciuto «Meglio la robotica»

Giovedì 22 Giugno 2017
TREVISO - La natura e i robot meglio della poesia. Giorgio Caproni non scalda i cuori dei 7.348 maturandi trevigiani. Nella prima prova di ieri, il compito di italiano, in pochi hanno scelto di cimentarsi con l'analisi dei Versicoli quasi ecologici del poeta di Livorno. Pochi lo conoscevano. E ancora meno avevano sentito nominare il galagone, piccola scimmia africana tra i protagonisti della sua lirica. Hanno avuto molto più successo i titoli di ambito artistico-letterario e tecnico-scientifico: La natura tra minaccia e idillio nell'arte e nella letteratura il primo e Robotica e futuro tra istruzione, ricerca e mondo del lavoro il secondo. «Ho scelto quello sulla natura -spiega Giulia Michielin della 3D liceo classico Canova, la prima a uscire dopo poco più di tre ore- in generale i titoli erano fattibili. Ci aspettavamo altro, come Bob Dylan. Invece sono uscite tracce più banali. Alla fine ci si aspetta sempre qualcosa di più difficile». Sulla stessa linea Giovanni Favero, sempre della 3D, uscito insieme a lei: «Io ho scelto il tema tecnico-scientifico, diciamo che queste tracce hanno consentito a tutti di avere qualcosa da scrivere». Oggi per loro è il giorno della versione di latino. Si spera in Tito Livio o Cicerone. Intanto le idee per il futuro sono già ben chiare. «Vorrei fare Fashion design a Londra» dice Giulia. «Io Diritto dell'economia a Padova», aggiunge Giovanni. Dopo di loro ha finito Martina Moscon della 3B del classico. Anche lei ha optato per i robot: «Pensavamo a temi più attuali, ma non è stato troppo difficile». «Negli ultimi giorni ho scartabellato necrologi e anniversari provando a indovinare possibili tracce», rivela Andrea Blasich della 3B del classico. Non è servito. Alla fine ha scelto il titolo sulla natura: «Comunque sono abbastanza soddisfatto». Pure Riccardo Agostini della 5E del liceo linguistico ha optato per la natura. Oggi tocca a inglese. Idee per il futuro? «Ho inviato la richiesta di iscrizione al Trinity college di Dublino».
La musica non cambia al Duca degli Abruzzi. «Avevo iniziato con Caproni. L'autore era sconosciuto. Ma l'analisi era fattibile -racconta Francesca Dina della 5A liceo linguistico- poi ho scelto il tema di ambito socio-economico: ho spiegato che le macchine non potranno mai sostituire l'uomo». Tra gli addetti ai lavori decisamente critici verso i titoli selezionati dal Miur c'è in particolare Antonio Calò, il prof del Canova che ospita nella sua abitazione sei profughi: «Proposte e citazioni aride. I temi con i quali gli studenti si misurano ogni giorno non sono stati nemmeno sfiorati». chiusura con gli auguri del sindaco Giovanni Manildo: «La maturità è per i nostri ragazzi un punto di partenza. I ragazzi seduti oggi nei banchi di scuola saranno la classe dirigente di domani».
Mauro Favaro

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