Caos Ryanair, a terra 2mila passeggeri

Mercoledì 20 Settembre 2017
Caos Ryanair, a terra 2mila passeggeri
Ryanair lascia a piedi oltre 1.500 passeggeri, forse 2000. Si fa sentire anche all'aeroporto di Treviso il caos legato al piano ferie della compagnia aerea low cost chiuso con errate valutazioni sui riposi che spettano ai piloti, a cui si aggiunge un presunto fuggi fuggi dei comandanti verso altre flotte pronte a offrire condizioni di lavoro migliori.
La società irlandese è stata costretta a cancellare una lunga serie di voli. Al Canova ne sono già saltati dieci. Quattro sono stati tagliati di netto lo scorso fine settimana. E nei prossimi giorni ne verranno cancellati altri sei: oggi non ci sarà il volo di andata e ritorno tra Treviso e l'aeroporto di Barcellona El Prat; domani verrà cancellato il collegamento andata e ritorno con l'aeroporto di Londra Stansted; giovedì salterà il volo per Bruxelles, anche in questo caso sia l'andata che il ritorno. In tutto fanno oltre 1.500 passeggeri lasciati a terra. E secondo alcuni potrebbero essere quasi 2mila. Questo solo a Treviso. Se si allarga il cerchio a Venezia il numero sale vertiginosamente.
Proprio ieri Ryanair ha annunciato la cancellazione di cinque voli di andata e ritorno tra l'aeroporto Marco Polo e lo scalo di Bruxelles. Ne verrà tagliato uno a settimana, di giovedì: il 28 settembre, il 5, il 12, il 19 e il 26 ottobre. Si parla quindi di migliaia di persone che non riusciranno a partire. È una fetta dei circa 400mila passeggeri, come ammesso dallo stesso Micheal O'Leary, grande capo di Ryanair, che da qui alla fine di ottobre dovranno fare i conti con il maxi piano d'emergenza messo a punto dalla compagnia che a livello europeo prevede il taglio di più di 2mila voli, fino a 50 al giorno per sei settimane.
«Ci scusiamo con i passeggeri i cui voli non saranno operati - ha spiegato lo stesso O'Leary mettendoci la faccia in prima persona - garantiamo di aver fatto tutto il possibile per assicurare alla maggior parte di loro la possibilità di usufruire di un volo alternativo lo stesso giorno o il successivo. Oltre il 98% dei clienti, comunque, non sarà coinvolto dalle cancellazioni». «Non c'è nessuna fuga di piloti - ha poi specificato - siamo stati in grado di garantire la nostra programmazione nel periodo di picco estivo di giugno, luglio e agosto, ma abbiamo avuto un problema nella pianificazione delle ferie dei piloti a settembre e ottobre».
Cosa può fare chi si ritrova con il volo cancellato? Ci sono due opzioni. La prima è annullare la prenotazione e chiedere la restituzione dei soldi del biglietto, che dovrebbero essere riaccreditati sulla carta usata per prenotare nel giro di una settimana. Secondo Ryanair il monte rimborsi potrebbe toccare quota 35 milioni di euro. L'altra strada è scegliere un altro volo. Ovviamente in modo gratuito.

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