Campo rom al Foro boario: subito l'ordine di sgombero

Venerdì 10 Agosto 2018
IL BLITZ
TREVISO Sgomberati l'altro ieri da Preganziol, invece di dirigersi verso l'opitergino, come pareva in un primo momento, hanno deciso di sostare a Treviso, occupando con camper e roulotte una decina di stalli del parcheggio dell'ex Foro Boario. A due passi dal comando della polizia locale di via Castello d'Amore e divisi soltanto da una rete rispetto al centro anziani. Sono una cinquantina di rom provenienti, secondo quanto riferito al sindaco Mario Conte, dalla provincia di Brescia. Da dove avrebbero deciso di allontanarsi per una faida familiare. Arrivati qualche giorno fa nel territorio di Preganziol, si erano piazzati prima nel parcheggio delle piscine comunali, poi in quello del supermercato Iperlando. In entrambi i casi avevano sollevato lo scontento dei residenti, alle prese con immondizie e schiamazzi, e con una situazione igienica resa ancor più problematica dal gran caldo di queste settimane.
LO SPOSTAMENTO
Da lì le proteste dei cittadini, i post su Facebook, e il tentativo del sindaco Paolo Galeano di convincerli ad andarsene. Infine lo sgombero, con tanto di forze dell'ordine che li hanno scortati fuori dal confine comunale. Destinazione, pareva, la zona est della provincia. Ma il tratto percorso è stato molto più breve. «Ieri sera (mercoledì ndr) ha riferito ieri mattina lo stesso sindaco Conte - sono arrivati all'ex Foro Boario una cinquantina di rom, con dieci mezzi. Stamattina (ieri, ndr) gli agenti della Polizia locale li hanno identificati». Il sindaco si è recato sul posto, concordando con i componenti della famiglia rom che oggi entro le 14 ripartiranno, lasciando il territorio comunale di Treviso.
LA PROMESSA
«Ho comunque già firmato l'ordinanza di sgombero entro le 48 ore», aggiunge il sindaco, che garantisce che l'area, entro oggi, sarà liberata. Anche qui, come a Preganziol, qualche malumore la presenza lo sta creando. I frequentatori del centro anziani sono preoccupati, malgrado il Comune abbia disposto un controllo pressocché costante, in borghese e con auto di servizio, da parte dei vigili urbani. L'obiettivo è quello di tenere la situazione sotto controllo, evitare che gli animi si surriscaldino, e gestirla finché i rom non se ne andranno. Il disagio, garantiscono dunque da Ca' Sugana, durerà poco, anche se per tutta la giornata gli automobilisti che quotidianamente utilizzano quel park si sono fatti sentire con la polizia locale manifestando il loro disappunto. Non è andata meglio ai turisti in arrivo a Treviso, che la segnaletica stradale indirizza proprio all'area attrezzata vicino allo stadio.
Lina Paronetto
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