Calesso: «Ai nostri vigili non serve il manganello»

Lunedì 20 Agosto 2018
Distogliere gli agenti della polizia locale dai compiti di indagine o di contrasto allo spaccio di droga, per concentrarli nei servizi di prossimità più utili al cittadino. E per fare questo il manganello, o il taser, non serve. Luigi Calesso (Coalizione Civica) rilancia la sua visione di un corpo dei vigili che non faccia le stesse cose delle altre forze dell'ordine.
«Il problema della sicurezza degli agenti della polizia locale è sicuramente questione di cui l'amministrazione cittadina deve occuparsi, a tutela dei propri dipendenti - osserva - ho l'impressione, però, che il problema non sia la dotazione degli agenti ma il tipo di compiti che viene loro affidato». E si arriva alla questione delle dotazione: «Se la normativa nazionale vieta che gli agenti della polizia locale siano dotati di manganelli, c'è da chiedersi se la volontà del legislatore non sia quella di escludere per la polizia locale l'utilizzo in contesti per i quali le forze dell'ordine sono dotate, appunto, di manganelli. Probabilmente, per la polizia locale si deve puntare maggiormente su quella presenza costante nel territorio che ha funzione di deterrenza, più che sulla repressione dei fenomeni di criminalità. A mio avviso, è necessario, in buona sostanza, ripensare al ruolo della polizia locale: certo questo implicherà meno sequestri di stupefacenti, meno azioni e retate e, con queste, meno photo opportunity per il sindaco con agenti e cani antidroga».
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