Ca' Foscari a H-farm: è polemica

Venerdì 17 Febbraio 2017
Ca' Foscari a H-farm: è polemica
TREVISO - All'inaugurazione del nuovo anno accademico di Ca' Foscari è calata la polemica sull'accordo con l'ateneo trevigiano privato fondato dall'ex rettore Carlo Carraro. C'era aria di festa ieri per la tradizionale cerimonia di inaugurazione, con la presentazione, da parte del rettore Michele Bugliesi, delle principali novità dell'offerta formativa per l'anno 2017-2018. Tra queste un corso di laurea triennale in Digital management, passato in Senato accademico lo scorso 20 gennaio, con l'approvazione dell'accordo con H-Farm, che ha creato un notevole mal di pancia in molti docenti e al Sindacato Cub_Sur Venezia. Il corso, con iscrizione all'ateneo veneziano, viene fatto a Treviso nel campus privato con docenti in gran parte di Ca' Foscari e costi lievitati per gli studenti rispetto a chi segue corsi a Venezia. «Da un paio danni è cambiata la guida dell'ateneo ma è indiscutibile il fatto che il nuovo rettore segua con tenacia la strada del suo predecessore Carraro in particolare quando questa strada porta alla privatizzazione dell'università - denuncia il sindacato Cub_Sur Venezia - Con le recenti deliberazioni del Senato accademico iniziamo anche a supportare direttamente una università privata. In sostanza Ca' Foscari ha dato vita a una convenzione con cui un ateneo pubblico mette a disposizione di un corso di laurea privato le proprie professionalità, le competenze, il sostegno del proprio prestigio, i docenti, il lavoro dei propri dipendenti, oltre a un appoggio fondamentale per aver un riconoscimento a livello nazionale». Il nuovo corso di laurea è molto costoso: una retta di 7.500 euro di cui solo una minima parte resterà a Ca' Foscari (circa 2.000 euro). La segreteria organizzativa, pagata da H-Farm, darà un contributo minimo mentre il grosso del lavoro sarà svolto dagli uffici di Ca' Foscari. «Ovviamente è casuale che l'ex rettore Carraro sia tra gli ideatori di H-Farm - continua il sindacato - È evidente che queste iniziative trovano un mercato in cui prosperare e fare affari con la formazione dei giovani».
R.T.

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