Buco di 20 milioni L'Usl lavora per il pareggio

Venerdì 12 Gennaio 2018
IL CASO
TREVISO Un buco da quasi 20 milioni di euro. È quello messo in conto dall'Usl della Marca nel bilancio di previsione per l'anno appena iniziato. «Il bilancio è stato predisposto osservando le direttive regionali si legge nella relazione di Francesco Benazzi, direttore generale dell'azienda sanitaria provinciale e si chiude con una perdita di esercizio di 19.946.768,35 euro». Come capitato negli ultimi anni, insomma, anche stavolta l'Usl dovrà impegnarsi in una ricorsa per riuscire a chiudere in pareggio. Ma Benazzi predica calma, specificando che si tratta di un rosso puramente teorico. «Abbiamo approvato il bilancio preventivo per il 2018 prefigurando la peggiore delle ipotesi spiega in realtà mancano ancora tanti tasselli. Nel conto non sono ancora stati inseriti i contributi e gli investimenti che arriveranno dalla Regione».
Nonostante il buco, quindi l'obiettivo finale del pareggio tra entrate e uscire non appare come un miraggio. Non si tratta di una missione impossibile. Basti pensare che all'inizio dell'anno scorso, quando le tre ex Usl hanno unito i loro conti nel primo bilancio unico della nuova azienda sanitaria provinciale, si era partiti con un buco pari addirittura a 90 milioni di euro, pur calcolato senza il riparto regionale con la quota pro capite per abitante. Una perdita teorica iniziale che dodici mesi dopo viaggia verso l'azzeramento. «Il bilancio consuntivo del 2017 verrà chiuso verso marzo fa il punto il direttore generale e stando ai dati attuali, in linea di massima, andremo ad approvare il bilancio sostanzialmente in pareggio».
Uno schema già visto, quindi: si parte con il fiatone e poi, nel corso dei mesi, si recupera fino ad azzerare il rosso. Fino ad oggi è sempre andata così. La speranza è che continui. Non che sia stato facile. Se da una parte l'Usl nel corso del 2017 ha iniziato a tirare la cinghia tratteggiando la riorganizzazione dei centri e dei reparti degli ospedali (che dovrebbe essere definita in modo ufficiale entro il prossimo giugno), dall'altra ha anche provato a riavviare gli investimenti per comperare nuovi macchinari, sempre più all'avanguardia. Negli anni precedenti, infatti, la corsa per la costruzione della nuova cittadella sanitaria del Ca' Foncello aveva fatto rallentare l'acquisizione di nuove attrezzature. E anche nel 2018 si dovrà continuare sulla stessa strada.
«Lo stato delle attrezzature e dell'edilizia sottolineano dall'azienda sanitaria comporta la formulazione di un piano con interventi sul patrimonio mobiliare e immobiliare non più procrastinabili, alla luce delle prescrizioni della normativa vigente e della vetustà del patrimonio stesso». Per quest'anno, nel dettaglio, sono stati messi in conto 45,4 milioni di investimenti. Più un finanziamento in conto capitale autorizzato dalla Crite (la commissione regionale per gli investimenti tecnologici ed edilizi) nel corso del 2017 per 2 milioni di euro. Cioè quello relativo all'acquisizione del nuovo accelerometro per la Radioterapia di Treviso. Infine, nel bilancio si fa sentire il peso dei farmaci ad alto costo per l'Epatite C e di quelli oncologici. Il loro valore complessivo è di circa 12 milioni di euro.
Mauro Favaro
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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