I CONTROLLI
TREVISO (de. bar.) Prima una diffida, poi la denuncia. È arrivata nella aule di tribunale la vicenda dei mancati controlli sulla qualità ambientale che la Provincia di Treviso, nel 2015, ha contestato a Contarina in merito ai biogas in combustione nella ex discarica La Fossa di Castagnole di Paese. Alla sbarra è finito, nella sua qualità di legale responsabile Michele Rasera, che di Contarina è il direttore. Secondo la Procura di Treviso la società che si occupa del ciclo dei rifiuti nel bacino Priula, nel 2015 avrebbe omesso di consegnare alla Provincia le misurazioni sulle matrici ambientali della ex discarica e non avrebbe svolto e comunque non avrebbe trasmesso i risultati relativi ai i controlli semestrali sui biogas diversi dal metano che al tempo dei fatti venivano bruciati nel sito per la produzione di energia elettrica. A seguito della vicenda Rasera aveva ricevuto un decreto penale di condanna di duemila euro, verso cui, assistito dall'avvocato Luigi Fadalti, ha presentato opposizione. Le irregolarità erano emerse nel maggio del 2015 durante un controllo del settore Ecologia e Ambiente della Provincia di Treviso. Chi si occupa dell'area è una ditta privata, la Marco Polo (fallita un anno fa) ma la gestione della discarica di rifiuto non pericoloso è formalmente in carico a Contarina. Dalle verifiche degli uffici della Provincia sarebbe quindi emerso che Contarina non avrebbe effettuato l'analisi di caratterizzazione del biogas in ingresso alla centrale di combustione su tutti i parametri previsti dal piano di gestione. Inoltre alla società che gestisce il ciclo di rifiuti dell'allora Consorzio Priula viene contestato di non aver trasmesso nei termini previsti dalla normativa i certificati delle matrici ambientali. Secondo Contarina le misurazioni erano di competenza della società che si occupava materialmente del sito.
© RIPRODUZIONE RISERVATA TREVISO (de. bar.) Prima una diffida, poi la denuncia. È arrivata nella aule di tribunale la vicenda dei mancati controlli sulla qualità ambientale che la Provincia di Treviso, nel 2015, ha contestato a Contarina in merito ai biogas in combustione nella ex discarica La Fossa di Castagnole di Paese. Alla sbarra è finito, nella sua qualità di legale responsabile Michele Rasera, che di Contarina è il direttore. Secondo la Procura di Treviso la società che si occupa del ciclo dei rifiuti nel bacino Priula, nel 2015 avrebbe omesso di consegnare alla Provincia le misurazioni sulle matrici ambientali della ex discarica e non avrebbe svolto e comunque non avrebbe trasmesso i risultati relativi ai i controlli semestrali sui biogas diversi dal metano che al tempo dei fatti venivano bruciati nel sito per la produzione di energia elettrica. A seguito della vicenda Rasera aveva ricevuto un decreto penale di condanna di duemila euro, verso cui, assistito dall'avvocato Luigi Fadalti, ha presentato opposizione. Le irregolarità erano emerse nel maggio del 2015 durante un controllo del settore Ecologia e Ambiente della Provincia di Treviso. Chi si occupa dell'area è una ditta privata, la Marco Polo (fallita un anno fa) ma la gestione della discarica di rifiuto non pericoloso è formalmente in carico a Contarina. Dalle verifiche degli uffici della Provincia sarebbe quindi emerso che Contarina non avrebbe effettuato l'analisi di caratterizzazione del biogas in ingresso alla centrale di combustione su tutti i parametri previsti dal piano di gestione. Inoltre alla società che gestisce il ciclo di rifiuti dell'allora Consorzio Priula viene contestato di non aver trasmesso nei termini previsti dalla normativa i certificati delle matrici ambientali. Secondo Contarina le misurazioni erano di competenza della società che si occupava materialmente del sito.
