Bimbo afghano solo ritrovato in un vagone

Sabato 25 Giugno 2016
TREVISO - Un 13enne originario dell'Afganistan è stato ritrovato dai poliziotti della Polfer in uno scompartimento del treno Freccia Bianca Udine-Milano, mercoledì mattina. Il bambino affamato, stanco e impaurito ha spiegato ai poliziotti di aver perso i familiari dopo essere arrivato dall'Austria e di essere diretto verso un congiunto che abita in Francia. Non aveva con sè né una valigia né un effetto personale. Stringeva in mano un biglietto, per Milano, neppure adeguato a quel tipo di treno. Ad aiutarlo sono stati proprio gli agenti che dopo la richiesta d'intervento del capotreno sono saliti sul treno alla stazione di Treviso. Sono da poco passate le 14,30 quando i poliziotti lo individuano rannicchiato nel sedile. Lui non parla una parola di italiano e non ha neppure un centesimo con sè. La paura, dopo i primi minuti, quando intuisce che la polizia non ha intenzione di fargli del male ma di aiutarlo lasciano ben presto spazio ai timidi sorrisi. Il ragazzino viene invitato a scendere e sul posto viene chiamato un interprete che parola dopo parola racconta la sua storia agghiacciante. Il 13enne, (ovviamente non aveva documenti ma l'età è stata confermata dall'esame radiografico del polso), sarebbe stato abbandonato da suo zio in Austria e da lì è riuscito a raggiungere l'Italia puntando verso la Francia dove ad attenderlo c'è forse un altro parente. Il condizionale in questo caso è però d'obbligo visto che al momento gli accertamenti non hanno ancora permesso di rintracciarlo e per lui è scattata l'accoglienza in una comunità famiglia. Ad occuparsene ora sarà anche il Comitato Stranieri Minori non accompagnati che dovrà tentare di prendere contatti con i parenti per valutare se sia possibile procedere con un ricongiungimento.

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci