Bici ai profughi, caso in Prefettura

Mercoledì 12 Luglio 2017
Bici ai profughi, caso in Prefettura
ODERZO- Biciclette utilizzate dai migranti della Zanusso: la sindaca Maria Scardellato ha chiesto chiarimenti alla Prefettura. «Ma non ho ricevuto risposte in proposito commenta con amarezza la sindaca -. E mi dispiace molto perché a chiedere è un sindaco che rappresenta un'intera comunità». La domanda espressa dalla sindaca è rivolta a fare chiarezza su un aspetto che ha sollevato un acceso dibattito fra gli opitergini. Chi ha fornito le bici ai richiedenti asilo? I mezzi sono assicurati? Chi risponde in caso di incidente stradale? Laura Damo, capogruppo delle liste civiche di minoranza Oderzo Sicura-Cittadini Uniti ha inoltrato sul tema un'interpellanza alla sindaca con copia al prefetto Lega. «Il proprietario della bici ha precisato la consigliera Damo nella sua interpellanza secondo l'articolo 2054 del Codice della Strada è responsabile in solido con il conducente». Così è stato per quel migrante che, alcuni mesi fa, ha causato un incidente stradale in via Sordello. La cooperativa Edeco, all'epoca gestore del centro di accoglienza alla Zanusso ha risarcito i danni al proprietario dell'auto. «Noi le segnalazioni alla Prefettura le abbiamo fatto ancora mesi fa insiste la sindaca Scardellato evidenziando come questi migranti debbano essere formati per quel che concerne l'educazione stradale». Se ne incontrano a frotte di migranti in bici: ci sono i gruppi che ogni giorno transitano per Camino in direzione Fontanelle e viceversa; poi verso Piavon e, nelle ultime settimane anche sulla strada provinciale Oderzo-Pordenone. «Ci sta che la cooperativa abbia acquistato delle bici usate per metterle a disposizione degli ospiti riflette la sindaca ma allora perché non fare chiarezza una volta per tutte?».
Annalisa Fregonese

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