Auto sul ponte: petizione e volantini

Domenica 15 Luglio 2018
Auto sul ponte: petizione e volantini
IL NODO
TREVISO Volantinaggio, forse un flash mob. E, da ieri, una petizione su challenge. Divide la riapertura delle Ztl in città programmata a partire da fine luglio. Se le associazioni di categoria plaudono alla misura ( che in ogni caso sarà concordata e progressiva) messa in atto dal vicesindaco Andrea De Checchi, opposizioni, e comitati cittadini insorgono. E Coalizione Civica lancia una petizione sulla piattaforma challenge.org per preservare il centro storico dal transito delle auto. «Mi chiedo che senso abbia riaprire alle auto la zona più fotografata della città» commenta Roberto Stocco (di Treviso Sotterranea) riferendosi a varco San Francesco. E già in diversi stanno organizzando un volantinaggio antiapertura in zona Pescheria.
I DELUSI
«Ma davvero Conte pensa che la colpa dello spopolamento del centro siano le Ztl e non l'ecomostro dell'Appiani?» commentano altri. Ragionamenti che riprendono il filo di quanto ha affermato ieri il capogruppo Pd in consiglio comunale Stefano Pelloni. «Discuteremo e combatteremo questa misura già dal prossimo consiglio comunale convocato per il 25 luglio. Quella del nuovo sindaco è infatti una scelta che guarda al passato. Noi avevamo previsto l'intera pedonalizzazione entro il 2030: continuiamo a volere una città verde, dove la mobilità è slow in linea con i principali centri europei». Di qui l'idea di creare massa critica con la petizione su challenge. «E' indubbiamente un errore grave della nuova amministrazione la scelta di mettere in discussione la pedonalizzazione del centro storico limitandone la valenza temporale ed eliminando la funzione dei varchi elettronici-conferma Gigi Calesso- E' sbagliata, in particolare, la decisione di riaprire al traffico automobilistico ponte San Francesco che è diventato, proprio grazie alla sicurezza per pedoni e ciclisti ottenuta con la pedonalizzazione, un luogo molto frequentato da cittadini, visitatori e turisti». Ma Coalizione non fa sconti neppure a Manildo: questa insofferenza è figlia di alcuni errori. «Anzitutto la timidezza con cui è stato avviato e sviluppato il progetto, con modifiche, ritardi, contraddizioni che hanno lasciato in molti trevigiani l'impressione che si trattasse, tutto sommato, di un processo non definitivo, imitato, reversibile». Il secondo errore secondo Calesso è da ascriversi alla scarsa informazione sul funzionamento dei varchi elettronici. «Sono d'accordo sul fatto che il numero elevatissimo di contravvenzioni elevate ai varchi nelle prime settimane del loro funzionamento sia dovuto sicuramente ad una carenza di informazione da parte dell'amministrazione comunale-riprende- In questi casi non bastano il sito internet del Comune, le conferenze stampa e i numeri telefonici dedicati».
GRADUALE
Tuttavia l'assessore Andrea De Checchi ha premesso che lo strumento utilizzato sarà il pannello segnalatore. Non è dunque un no acritico alla pedonalizzazione, ma l'uso di uno strumento flessibile che cerchi di equilibrare le esigenze del turismo e quelle del commercio, oltre a dare garanzie maggiori di transito ai residenti. La misura pensata da De Checchi è, infine, anzitutto una protezione da multe e sanzioni che incarogniscono i trevigiani. «Già venerdì abbiamo fatto un piano per gli indicatori, cercando di capire quali possano essere i modelli più idonei a garantire la massima chiarezza al cittadino» conferma il vicesindaco-Non saranno semafori luminosi, ma installazioni come quelle presenti ad Asolo e a Padova. Quindi nessuna possibilità di dubbio. «Spesso il mio predecessore Paolo Camolei diceva che la soluzione adottata sulla segnaletica era l'unica possibile. Ebbene, non è così: si può adottare una cartellonistica intuitiva e di evidenza che spieghi esattamente quando un varco è aperto e quando è off limits». Il piano di riapertura sarà comunque progressivo. San Francesco a fine luglio, è solo l'inizio.
Elena Filini
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