Asco Holding, partono le denunce

Venerdì 15 Dicembre 2017
Asco Holding, partono le denunce
LA GUERRA DEL GAS
TREVISO Non solo falso in atto pubblico, ma anche abuso d'ufficio. Sono due i reati penalmente rilevanti che il gruppo Plavisgas, soci di Asco Holding che detengono circa l'otto per cento delle azioni, ipotizza per 13 sindaci. L'avvocato trevigiano Fabio Crea sta portando a termine le verifiche e a breve partiranno le prime denunce. Non tutte però. Sono due i sindaci (uno in destra e uno in sinistra Piave) che, per primi, potrebbero essere chiamati a difendersi in tribunale: uno per rispondere di falso in atto pubblico, l'altro di abuso d'ufficio. Poi saranno valutate le altre posizioni.
CONTENZIOSI
Plavisgas, insomma, non molla. Ha messo nel mirino tutti quei comuni che hanno deciso di sposare la strada che porta alla fusione della Holding con Asco Tlc, controllata del gruppo, che consentirebbe di evitare gli obblighi previsti dalla legge Madia e quindi di vendere le azioni di quelle società non più indispensabili all'azione amministrativa. Per tutti, una ventina, ha depositato un ricorso a Tar impugnando le delibere approvate in consiglio comunale. Per alcuni di loro, quelli che hanno utilizzato un delibera pre-compilata da un ufficio legato incaricato dal cda della Holding, ha voluto usare il pugno di ferro ipotizzando anche reati penali e dando mandato all'avvocato Crea di approfondire ogni singola situazione. Lo scontro, in poche parole, diventa adesso durissimo.
A PIEVE DI SOLIGO
E anche questa turbolenza contribuirà a rendere molto teso il clima all'interno dell'assemblea della Holding in programma a Pieve di Soligo. Alle 17 la novantina di sindaci che compongono la platea, assieme ai soci privati, si riuniranno per discutere un ordine del giorno che potrebbe diventare importante nella storia della società. Verrà infatti dato mandato al consiglio d'amministrazione, guidato dal presidente Giorgio Della Giustina, di prendere in esame o l'ipotesi della fusione con la Tlc oppure, come vorrebbe Plavisgas, quella con la quotata Ascopiave. I sindaci sono divisi. E la discussione di oggi si preannuncia infuocata. E potrebbe anche non arrivare a nulla.
L'ACCORDO
Pd e Lega sembrerebbero orientati a chiedere il rinvio di ogni decisione. Questa sarebbe l'indicazione data ai sindaci. Ma in assemblea tutto può accadere. Ieri è stata una giornata di riunioni e telefonate per approntare una linea. L'intenzione non dichiarata è quella di evitare ogni scelta prima del pronunciamento del Tar. Il primo tassello dovrebbe arrivare il 20 dicembre, quando il giudice amministrativo si dovrà esprimere sull'opportunità di concedere o meno la sospensiva per congelare l'effetto delle delibere approvate in attesa del giudizio di merito. Ma il 20 verrà preso in esame solo un gruppo di comuni. Il 19 gennaio infatti il Tar si occuperà del resto dei comuni indicati da Plavisgas. Il giudice però potrebbe anche decidere di accorpare i due fascicoli e passare subito al merito della questione, soluzione questa che darebbe una violente accelerata a tutta la vicenda. Ma prima di arrivare a questo punto bisogna passare l'assemblea, che sarà dare un'indicazione più precisa sul futuro della Holding.
Paolo Calia
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